Uomo uccide la fidanzata, la figlia di lei e il loro cane prima di suicidarsi. La ragazzina è stata anche violentata

Shock in Irlanda per il ritrovamento dei cadaveri di tre persone e un cane. Russel Steele, prima di togliersi la vita, ha ucciso la sua compagna, la figlia 15ennee di lei e il loro chihuahua. L’autopsia ha accertato una violenza sessuale sulla ragazzina

Giselle Marimon-Herrera (37 anni), la sua bimba di 15 anni di nome Allison e il loro cane, un piccolo chihuahua, sono stati uccisi da Russel Steele (38 anni). L’uomo era il compagno di Giselle e, dopo il massacro, si è suicidato impiccandosi. È successo a Newry, nella contea irlandese di Armargh: inizialmente dati per scomparsi, i corpi massacrati delle vittime sono stati ritrovati nel marzo dello scorso anno.

Gli inquirenti hanno scoperto un orrore senza fine anche dopo la scoperta fisica dei cadaveri. I medici che si sono occupati di condurre gli esami autoptici sui corpi delle due donne hanno scoperto che l’adolescente, prima di morire, era stata stuprata (molto verosimilmente dal suo stesso omicida). Il Metro.co.uk ci spiega come sta evolvendo la vicenda dal punto di vista giudiziario.

Uomo uccide la compagna e la figlia di lei prima di suicidarsi, la strage è avvenuta in Irlanda del Nord lo scorso anno

Giselle Marimon-Herrera è stata strangolata dal suo compagno. Allo stesso modo l’uomo ha uccio la figlia della donna, la 15enne Allison, riservandole un più doloroso destino: prima di finirla, ha abusato sessualmente di lei. A subire la furia omicida di Russel Steele (questo il nome del responsabile di tutto questo orrore) anche il cagnolino delle due donne, un chihuahua. Poi, dopo aver compiuto la strage, Steele ha preso un a corda e si è impiccato. A dare l’allarme è stato l’ex marito di Giselle, preoccupato perché da giorni la donna non rispondeva ai suoi messaggi.

Questi terribili fatti hanno sconvolto il centro irlandese di Newry nel marzo dello scorso anno. Le autorità stanno ancora indagando in merito alla vicenda. Quello che è emerso finora è che Steele ha agito da solo, spinto da un movente ancora sconosciuto ma forse rintracciabile nelle intenzioni della donna, che aveva in mente di lasciarlo. L’uomo veniva da un passato costellato da violenza e di aggressioni.

La famiglia di Giselle e Allison, che avevano chiare origini colombiane, è stata elogiata dal coroner Joe McCrisken per la compostezza tenuta durante le indagini della Polizia, e questo nonostante l’inferno interiore che i loro cari sicuramente affrontato per la scomparsa delle loro congiunte.

Uomo uccide la compagna e la figlia di lei prima di suicidarsi, la donna voleva lasciarlo: forse  è questo il movente degli omicidi

Giselle, così come spiegato dalla sorella Paola che ha letto una memoria di fronte ai giudici, si era separata dal marito e nel 2016 era arrivata in Irlanda del Nord. La figlia Allison l’aveva raggiunta l’anno seguente. Prima di venire uccisa, pare che Giselle avesse manifestato l’intenzione di lasciare il suo nuovo compagno perché aveva avuto il sentore che l’uomo avesse iniziato a controllarla. Dai messaggi di testo che i due si erano scambiati, e che la Polizia ha avuto modo di esaminare, appare chiaro il tentativo di lasciarlo compiuto dalla 37enne. Questa circostanza, probabilmente, ha scatenato la reazione omicida di Steele.

In aula è stata anche ascoltata la testimonianza dell’ex moglie di Steele. La donna ha dichiarato di averlo conosciuto in un momento delicato dalla sua vita: l’uomo stava cercando di combattere la sua dipendenza dall’eroina. I due si erano poi temporaneamente separati nel 2010 a causa di una sua ricaduta nella trappola degli stupefacenti. In totale, i due sono stati sposati per 17 anni e hanno avuto due figli.

Il loro matrimonio finì proprio a causa della relazione che l’uomo aveva iniziato- su internet– con Giselle Marimon-Herrera. Per lei, l’uomo non solo aveva lasciato sua moglie ma si era anche trasferito in Irlanda del Nord, partendo dalla Spagna.

Maria Mento