La Terra non ce la fa più e prima poi il clima collasserà definitivamente. Così, chi ha più disponibilità economica potrebbe cercare una via di fuga
Miliardari come Jeff Besos (patron di Amazon) o Elon Musk (fondatore di SpaceX) potrebbero trovare nelle esplorazioni spaziali un modo per fuggire via dalla Terra che l’uomo sta distruggendo. Il clima, nonostante la sottoscrizione di numerosi concordati e accordi internazionali, è destinato a peggiorare nel prossimo futuro, e altre situazioni che il pianeta non può più sostenere (basti pensare ai numeri troppo elevati della popolazione mondiale, che consuma più sostanze nutritive di quante la natura non riesca a fornire) stanno contribuendo al collasso del nostro ecosistema.
Tutto questo lascia pensare che i grossi finanziamenti devoluti dai paperoni della finanza internazionale per la ricerca e le esplorazioni nello spazio non sia, per così dire, frutto di un disinteressato mecenatismo o amore per la scienza.
I miliardari in fuga verso lo spazio? Ecco la teoria che sa molto di cospirazione
In fuga da un pianeta che sta collassando a causa del clima guasto, delle epidemie non curabili che rischiano di travolgerci e di un popolamento sregolato che prima o poi ci porterà a dover fare i conti con delle carestie di livello globale. Lo spazio è la nuova risorsa che i miliardari potrebbero sfruttare per fuggire dalla Terra.
Una teoria che ha il sapore di cospirazione perché, sempre ammesso che i miliardari già citati (insieme ad altri quali Richard Benson e Yuri Milner) riescano a imbarcarsi su delle navicelle spaziali, la loro autonomia nello spazio sarebbe limitata nel tempo: non c’è un pianeta Terra-bis che possa ospitare gli esseri umani. O meglio, conosciamo per esempio il caso di Kepler-442b, un esopianeta che viene definito “analogo terrestre” per via delle condizioni simili a quelle che si riscontrano sul nostro pianeta. Ma nessuno ci ha mai messo piede (anche perché si trova a 1115 anni luce dalla Terra).
Sicuramente, in futuro– con l’accrescimento dei saperi tecnologici e scientifici- quella degli esopianeti o dei pianeti gemelli della Terra potrà rappresentare certamente una soluzione da sfruttare. In questo preciso momento storico appare come una “scappatoia” impossibile da prendere in considerazione.
Tuttavia, la fuga potrebbe prendere in considerazione l’idea non di occupare un nuovo pianeta ma di costruire una stazione spaziale adatta a ospitare coloni. E questo potrebbe essere un progetto meno fantascientifico del previsto.
I miliardari in fuga verso lo spazio? Le rivelazioni di Michael Suffredini sulla creazione di una stazione spaziale di lusso
La suggestione della fuga verso le stelle è stata paventata da Michael Suffredini, il quale ha rilasciato delle dichiarazioni che sono state raccolte in un articolo del New York Times intitolato “I ricchi stanno progettando di lasciare questo pianeta depresso”. Suffredini, in questo pezzo giornalistico, parla della creazione di una nuova stazione spaziale di lusso denominata “Axiom”.
E quanto costa andare a fare un viaggio su questa stazione spaziale? Ben 55 milioni di dollari. La stazione dovrebbe essere arredata secondo il gusto del famoso designer francese Philippe Starck. La stazione totale dovrebbe essere costruita a breve e il Daily Star riporta che i primi ospiti potrebbero arrivare già nel 2022.
I miliardari in fuga verso lo spazio? La NASA spiega se sia possibile costruire una base fuori dalla Terra
Elon Musk, in passato ha più volte lasciato intendere l’ida di voler stabilire un insediamento umano permanente su Marte. Con le tecnologie a disposizione oggi si può creare una base su un corpo celeste che non sia la Terra? a questo proposito il Daily Star ha intervistato Cheyl Warner (NASA).
“Da un punto di vista tecnico, siamo più vicini al ritorno sulla Luna che mai, questa volta con sistemi moderni che forniranno un maggiore accesso alla superficie lunare e ci consentiranno di rimanere in superficie per periodi più lunghi di tempo. In precedenza la Casa Bianca ci aveva chiesto di accelerare il nostro ritorno sulla Luna e stiamo lavorando diligentemente per far sbarcare la prima donna e il prossimo uomo sulla Luna entro il 2024, e stabilire un’esplorazione lunare sostenibile entro il 2028. In questo modo ci prepareremo per andare più lontano nel Sistema Solare, e ci prepareremo a inviare astronauti su Marte a metà degli anni 2030“.
Secondo Mark Hempsell (azienda britannica Reaction Engines) le risorse economiche sono sufficienti e la tecnologia consente di poter inviare, presto, persone nello spazio utilizzando lo Skylon (spazioplano attualmente in fase di studio). L’idea è quella di creare delle vere e proprie strutture orbitanti che potrebbero diventare delle colonie. I problemi di approvvigionamento di ossigeno e cibo possono inoltre essere più facilmente superabili rispetto a quanto non si creda.
Maria Mento