Il cambiamento climatico e gli effetti pratici: dimezzato il numero di pinguini nell’Antartide, ben il 60% in meno

I ricercatori mettono in guardia: il numero di pinguini presenti nell’Antartide è diminuito di almeno 3/5 in mezzo secolo

Il cambiamento climatico continua a mietere le sue vittime. Moltissime specie animali stanno infatti subendo tutte le terribili conseguenze dell’alterazione del clima terrestre. Fra questi i pinguini, in particolare il pigoscelide antartico, una specie di uccello della famiglia Spheniscidae, particolarmente diffuso in Antartide.

Diminuite del 60% le coppie di pinguini nidificanti in Antartide 

I ricercatori della Stony Brook University e della Northeastern University hanno condotto una ricerca in collaborazione con Greenpeace organizzando una spedizione su Elephant Island, una piccola isola montuosa ricoperta di ghiaccio situata al largo della costa dell’Antartide nelle vicinanze delle isole Shetland Meridionali, nell’Oceano Meridionale. I risultati della ricerca sono a dir poco sconvolgenti. In totale, il numero dei pigoscelidi  antartici presenti su Elephant Island è diminuto di ben il 60%: da 122.550 coppie nidificanti registrate in una ricerca condotta all’incirca 50 anni fa, oggi il numero di coppie ammonta a 52.786, più della metà.

Le cause della scomparsa dei pinguini

I risultati raccolti ed analizzati durante la spedizione hanno condotto i ricercatori a ritenere che la moria della specie sia da imputare alla riduzione dei cosidetti Krill, una particolare specie di gamberetti di cui si nutrono balene e pinguini. Questi gamberetti stanno scomparendo a causa della notevole riduzione di ghiaccio marino e dell’innalzamento della temperature media degli oceani. I risultati allarmanti di questa ricerca arrivano proprio che un nuovo record di temperature è stato riportato in Antartide: il termometro ha sfiorato i 18.3 ° C (64.9 ° F), battendo il precedente record di 17.5 ° C (63.5 ° F) stabilito nel marzo 2015.

Il 2020 anno critico per tutti i nostri oceani 

Louisa Casson, attivista degli Oceani di Greenpeace, ha dichiarato: “I pinguini sono una specie iconica, ma questa nuova ricerca mostra come l’emergenza climatica stia decimando il loro numero e causando effetti di vastissima portata sulla fauna selvatica anche angoli più remoti della Terra” – e ha continuato – “Il 2020 è un anno davvero critico per i nostri oceani”. Parole tutt’altro che confortanti, aggravate ulteriormente dai dati riportati dalla dott.ssa Heather J Lynch, della Stony Brook University, una dei responsabili della spedizione, che ha messo in guardia su questo tragico fenomeno ambientale:”Tale declino significativo del numero dei pinguini ci suggerisce che l’ecosistema dell’Oceano Meridionale è sostanzialmente cambiato negli ultimi 50 anni e che gli impatti di questo si stanno ripercuotendo sulla rete alimentare di varie specie, come i pinguini pigoscelidi antartici”.

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