“Ho vinto perché avevo giocatori straordinari”: l’umiltà di Pep Guardiola, adesso accostato alla Juve

Il Manchester City – campione d’Inghilterra in carica – segue a parecchia distanza (22 punti) il devastante Liverpool di Jurgen Klopp e il tecnico dei Citizens Pep Guardiola si è concesso a ‘Football Daily’ per un’intervista in cui ha parlato della sua carriera, mostrando una umiltà davvero notevole (specialmente per chi, in carriera, ha vinto tutto).

Dinnanzi alla domanda se fosse il migliore allenatore al mondo, Guardiola ha dichiarato: “Lo ero. Qual è il miglior allenatore? Non mi sono mai sentito come il migliore, dammi una squadra che non è come il Manchester City e non sarò capace di vincere”. Una risposta – quella riportata da Undici – che è anche una risposta ai suoi detrattori che lo hanno sempre accusato di vincere perché dotato di squadre oggettivamente più forti rispetto alla concorrenza.

E, in tal senso, l’ex tecnico del Barça ha proseguito: “Ho vinto perché avevo giocatori straordinari nei grandi club che ho allenato. Altri incredibili manager non hanno questi giocatori. Non hanno questi club. Non ho mai sentito di essere il miglior manager, anche quando ho vinto sei titoli di fila”.

Guardiola ha inoltre lanciato un messaggio ai tifosi del Manchester City (e, in generale, di tutti gli appassionati di calcio – troppo concentrati sul risultato finale): “Stiamo dando un brutto messaggio alla nuove generazioni sul vincere i trofei. La gente crede che dato che tu sia Pep devi vincere tutti i titoli ogni stagione, ma è impossibile”.

Guardiola alla Juventus? L’ipotesi del ‘The Sun’

Intanto sempre dall’Inghilterra (la fonte è il Sun) rimbalza la voce secondo cui Guardiola potrebbe essere il successore di un Maurizio Sarri sempre più in bilico.

Guardiola guadagna 23 milioni a stagione ed ha ancora un anno di contratto ma – anche alla luce delle sue dichiarazioni (“Ho vinto perché avevo giocatori straordinari”, e la Juve ha giocatori straordinari) – l’ipotesi prende corpo.