Il governo degli Stati Uniti intende far sbarcare i 380 passeggeri americani a bordo della Diamond Princess. Ecco come verranno riportati a casa
Si moltiplicano giorno dopo giorno i casi di contagio dei passeggeri in quarantena sulla nave da crociera Diamond Princess, ferma nel porto di Yokohama in Giappone. Tanto da spingere il governo degli Stati Uniti a decidere di intervenire per fare in modo che i propri connazionali possano al più presto lasciare l’imbarcazione. Secondo quanto emerso nelle ultime ore e come riportato da un funzionario dell’organismo di controllo della sanita pubblica degli Stati Uniti, il Center for Disease Control and Prevention, il governo sarbbe infatti pronto a farli evacuare tutti per evitare il rischio di contagio da coronavirus Covid-19 a bordo di quella che è ad oggi considerata il più grande focolaio del virus fuori dalla Cina.
Il piano per evacuare i cittadini statunitensi a bordo
Henry Walke, direttore della Divisione emergenze del CDC, ha dichiarato al Wall Street Journal che washington starebbe predisponendo proprio in questi giorni il piano di evacuazione che, di fatto, interromperebbe la quarantena dei cittadini americani a bordo della Diamond Princess, circa 380 persone oltre ad alcuni familiari. Una volta scesi dalla nave, verrebbero trasferiti in un vicino aeroporto per essere imbarcati su due distinti voli che il Dipartimento di stato americano andrà ad allestire. Già nelle prossime ore il primo volo dovrebbe raggiungere lo scalo, stando a quanto emerso da una mail inviata dall’ambasciata Usa in Giappone ai passeggeri e ai membri dell’equipaggio americani. I passeggeri verranno trasferiti con diversi autobus e ognuno, prima dell’imbarco, verrà sottoposto a screening. Non sono previsti scali: l’aereo atterrerà alla base dell’aeronautica miliare Usa di Travis, in California. Una parte verrà dunque fatta sbarcare mentre gli altri proseguiranno il viaggio atterrando alla base dell’aeronautica di Lackland in Texas. Per tutti è previsto un periodo di altre due settimane di quarantena.
La lettera inviata ai passeggeri
Nella lettera inviata ai passeggeri statunitensi si legge: “Comprendiamo che ciò è frustrante e un adattamento, ma queste misure sono coerenti con le politiche attente che abbiamo istituito per limitare la potenziale diffusione della malattia. Riconosciamo che questa è stata un’esperienza stressante e continuiamo a dedicare tutto l’impegno possibile in modo da riportarvi al più presto negli Stati Uniti”.