Una donna ha venduto la figlia di nove anni e per un anno l’ha costretta a prostituirsi. Gli uomini che pagavano per stare con la piccola venivano accolti nella casa in cui le due abitavano
Ha permesso che la sua figlioletta di nove anni venisse sessualmente abusata, per un anno, da uomini che la donna ospitava appositamente nella sua casa australiana. Come se la vicenda non fosse già abbastanza terrificante e squallida così, si aggiungono anche altri dettagli che non sono di poco conto: pare che la donna rimanesse a guardare mentre le violenze venivano consumate e che la bimba fosse costretta a indossare dei costumi che avevano lo scopo di renderla più “sexy” agli occhi dei suoi molestatori. Una storia dai contorni abominevoli che ci racconta il Daily Star.
Consente a degli uomini di stuprare la figlia di 9 anni, donna vende la figlia e la costringe a indossare un abito da coniglietta Playboy
Per un anno hanno abusato di lei. Ogni “prestazione” sessuale consumata veniva ricompensata con un pagamento in denaro che finiva dritto dritto nelle tasche della madre della vittima, una bambina di nove anni: era proprio lei, la madre, a organizzare tutto e a permettere che degli uomini abusassero sessualmente della piccola.
Il business dell’orrore era stato pensato e messo su nei minimi particolari. La donna aveva addirittura messo a disposizione la sua stessa casa. Così, per la piccola che è stata oggetto di attenzioni mostruose, quello che doveva essere un luogo accogliente e legato agli affetti familiari è diventato a tutti gli effetti una prigione da cui pareva impossibile fuggire. Oltre agli abusi, poi, la donna mortificava la figlia costringendola a indossare un costume da coniglietta di Playboy, in modo tale da renderla più piacente agli occhi dei suoi avventori.
Consente a degli uomini di stuprare la figlia di 9 anni, la testimonianza shock della piccola vittima
Questa storia aberrante è avvenuta in Australia e le cose sono andate avanti così per un anno, a cavallo tra il 2014 e il 2015. A giorni alterni, gli uomini arrivavano nella loro casa e abusavano della piccola. La verità è stata scoperta quando la bimba ha scritto dei biglietti in cui confessava che la madre e i suoi amici usavano “toccarla impropriamente”. Perché anche la madre prendeva parte ai festini sessuali durante i quali la figlia veniva violata.
Quando la verità è venuta a galla, la vicenda ha fatto sì che intervenissero gli inquirenti e che scattasse un’indagine. È stata la stessa bimba a confessare alle Forze dell’Ordine quello che la costringeva a fare la madre, compresa ala costrizione relativa al dover indossare il costume di Playboy.
Ciò che è stato scoperto su tutta questa situazione aggiunge ulteriori tasselli sulla figura di questa madre-aguzzina, la quale si è comunque dichiarata non colpevole.
Nonostante le sue dichiarazioni, pare che le indagini abbiano appurato perfino che la donna abbia somministrato un drink alla bimba. Dopo averlo bevuto la piccola si è sentita assonnata, e questo ha fatto sospettare che nella bevanda ci fossero dei sonniferi o altre sostanze.
La bambina ha rilasciato delle testimonianze tragiche su quello che le è stato fatto in seguito. Ha dichiarato di essersi svegliata, di aver visto che era stata completamente spogliata e che un uomo era su di lei e che la stava stuprando, con la complicità della madre che la teneva ferma per le mani. La donna, quando tutti si concludeva, chiedeva dei soldi ai suoi “ospiti”.
La piccola vittima ha raccontato altri episodi uguali a questo. La differenza emersa era solamente una: di volta in volta cambiava l’uomo con cui era costretta a intrattenersi.
Maria Mento