Dopo aver attaccato le Sardine, il viceministro dello sviluppo economico Stefano Buffagni attacca Matteo Renzi (che – sembra incredibile ma è vero – fa parte del suo stesso Governo) per un meeting avvenuto in Pakistan negli scorsi giorni.
A turbare Buffagni, il fatto che Renzi si trovi “a sciare con i finanzieri pakistani” (sic) anziché lavorare a Roma come fa il Movimento 5 Stelle.
Strano come nemmeno un anno fa nessuno notasse come l’azionista di minoranza del governo precedente (Matteo Salvini, che ancora dovrebbe ringraziare il Movimento per la sua incredibile crescita in termini di gradimento agli occhi degli italiani) in quanto ad assenze non fosse da meno, anzi.
Stefano Buffagni attacca Matteo Renzi in Pakistan. Ma cosa ci fa l’ex premier in Pakistan?
Ma se delle assenze agli italiani non siamo certi importi più di tanto (al limite può importare il fatto che sia andato a sciare, giacché ci piace invidiare lo status più che analizzare la sostanza delle cose), quello che può essere davvero interessante è capire cosa ci faccia Renzi in Pakistan.
Secondo quanto riportato da La Verità, riferendosi alla foto pubblicata il 15 febbraio dal premier pakistano Imran Khan sulla sua pagina Facebook: “nel gruppo di “amici” ritratti nello scatto in questione, ci sono almeno tre persone che hanno legami forti con Afiniti, una società di intelligenza artificiale: si tratta di Aznar, attualmente nel board di Afiniti, che tra i fondatori vede anche Ziullah Chishti e come ex membro del cda (al pari di David Cameron) Jehangari Siddiqui. Collegamenti tra la presenza di Renzi e la società di intelligenza artificiale? Nessuno può dirlo. Ciò che appare certo, invece, è che nei giorni in cui il governo italiano è attraversato da forti fibrillazioni interne, colui che ha provocato queste tensioni si trovi in Pakistan, nella più semplice delle ipotesi per sciare”.
Insomma, è anche falso (o, quantomeno, è una semplificazione fuorviante) che Renzi stia sciando in Pakistan con finanzieri pakistani.
José Maria Aznar è tutt’altro che un finanziere pakistano: ex presidente spagnolo (proveniente dalle fila del Partido Popular, con un passato franchista alle spalle), dopo essersi allontanato dalla politica è entrato nel board di Afiniti – assieme al figlio Alonso.
Ma di cosa si occupa Afiniti (che abbiamo già capito si occupa di IA)?
Qualora il sito ufficiale risulti troppo complicato (e lo risulta, se non si è addetti ai lavori), ci affidiamo ad un articolo del 2017 di ‘El Pais’: “Quello che fanno le macchine Afiniti è identificare il numero da cui il cliente chiama per incrociarlo con un centinaio di database in cui può apparire (come quelli venduti da Experian o Acxiom). Vengono presi in consideranzione anche il profilo pubblico di Facebook, Twitter, LinkedIn, ecc. per analizzare le pubblicazioni in un istante. Una volta che tutto viene letto ed elaborato, l’algoritmo traccia un profilo del soggetto e lo reindirizza all’operatore che si adatta meglio a quel modello”.
Si tratta quindi di un’impresa che si occupa di profilare al meglio i clienti che chiamano ai call center, al fine di poterli indirizzare agli operatori più adatti.
E fin qui nulla di grave: potremmo considerarlo un tentativo di migliorare la user experience di ogni singolo consumatore.
Più inquietanti possono essere i risvolti se pensiamo che queste ingenti mole di dati potrebbe essere utilizzate da uomini legati a doppio filo al mondo della politica.
E se ad Aznar (che comunque dalla politica attiva si è ritirato) ci penseranno gli spagnoli, dal canto nostro ci chiediamo: cosa ci fa lì in mezzo Matteo Renzi?
R.D.V.