Morde il pene di un avversario ai margini di una gara di un campionato amatoriale: squalificato per cinque anni

Cinque anni di squalifica sono una eternità.

Nel calcio professionistico, vorrebbe dire porre fine ad una carriera. Nel calcio amatoriale, magari, chi viene squalificato per così tanto tempo avrà la possibilità di tornare in campo, anche ad età avanzata.

Nello specifico, quindi, il calciatore protagonista della assurda vicenda potrebbe calcare nuovamente i campetti di periferia ma ciò che è certo è che cinque anni nello specifico sono abbondantemente meritati.

Calcio amatoriale, squalificato per cinque anni dopo aver morso il pene ad un avversario

Ma veniamo all’accaduto (avvenuto lo scorso 17 novembre ma divenuto quest’oggi di pubblico dominio): durante una gara fra Terville e Soetrich – compagni della seconda divisione del distretto della Moselle – un calciatore ha morso il pene di uno dei suoi avversari.

Secondo quanto riportato dal sito Lorraine Actu, alla fine della già tesissima gara due avversari avrebbero iniziato a picchiarsi (come d’altra parte si usa nei campionati minori) quando un terzo – un giocatore del Terville – è arrivato a calmare le acque (o giù di lì).

Invano: proprio per essersi messo in mezzo, il calciatore ha subito questo insolito attacco, con morso al pene.

Per lui, una decina di punti di sutura, quattro giorni di incapacità temporaria al lavoro e sei mesi di squalifica (per aver preso parte alla rissa).

Per l’avversario – novello Lorena Bobbit – cinque anni di squalifica.

Morso al pene di un avversario, la testimonianza di un rappresentante della federazione locale

Il DailyStar ha riportato le parole Emmanuel Saling della federazione locale: “Il fatto è accaduto dopo la gara, nel parcheggio dello stadio. C’è stato un litigio, con le cose che hanno preso una brutta piega”.

Data la particolarità dell’accaduto, Saling ha detto che la federazione s’è rivolta ad un esperto per capire come procedere: “E’ davvero inconsueto avere squalifiche di diversi anni, ce ne sono meno di dieci all’anno. Il caso in questione era un po’ scabroso, ma data la grande tensione i sorrisini del comitato disciplinare sono svaniti ben presto”.