Salvini ed il video del nigeriano che si masturba: “Vi pare normale?”. Le ragioni dell’assoluzione

Matteo Salvini ha condiviso il video di un immigrato che si masturba su un bus, spiegando che è stato assolto perché non c’erano bambini.

Ieri sera Matteo Salvini ha condiviso un post contenente un video amatoriale girato da un passeggero su un bus. Le immagini mostrano un immigrato che si dà piacere erotico sul mezzo di trasporto. Una scena forte che non dovrebbe essere condivisa su un social network al quale hanno accesso anche minori. L’interno dell’ex primo ministro è quello di condividere la propria indignazione con i suoi follower.

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A commento del video infatti scrive: “Si masturbò sul pullman, ASSOLTO perché era domenica e dunque non potevano esserci bambini ad osservare 🤐. Che bella integrazione….. Vi assicuro, non è uno scherzo”. In effetti il video è autentico ed anche l’andamento della vicenda processuale è come la presenta il leader leghista. Ci sono però alcuni dettagli che questo si è dimenticato di citare nel suo post. Ripercorriamo dunque in breve l’accaduto.

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Salvini, video immigrato: cosa è successo

L’11 marzo del 2018, l’immigrato viene filmato su una corriera di linea della linea di Trentino Trasporti. L’uomo era già stato denunciato per un atto simile nel 2017, quando si trovava ancora in Sicilia. Date le prove video dell’atto, la Procura ha chiesto ed ottenuto la misura cautelare degli arresti domiciliari per “Atti osceni all’interno di luoghi abitualmente frequentati da minori“. Ne derivava dunque che i minori avrebbero potuto assistere a quella scena.

Il 40enne nigeriano è stato condannato in primo grado a 3 mesi di reclusione. Il suo avvocato ha però presentato ricorso alla Corte d’Appello. Questo infatti sosteneva che l’atto osceno fosse stato compiuto per un problema psichico, motivo per cui l’uomo cercava di nascondersi mentre praticava l’atto onanistico. Inoltre la presenza dei bambini era altamente improbabile, visto che il fatto è avvenuto di domenica mattina alle 7:45. La Corte d’Appello ha dato ragione alla difesa, poiché mancando la volontà esibizionistica e la presenza di minori, per la legge non sussiste il reato.

Qualcosa di simile, sottolinea ‘Next Quotidiano‘, è successa a Catania. In quel caso ad essersi masturbato era un 70enne italiano. L’uomo era stato condannato a 3 mesi in primo e secondo grado, prima di essere assolto per le stesse motivazioni dalla Corte di Cassazione.