Il noto virologo avverte che il numero dei casi aumenterà dopo che verranno tracciati tutti i contatti avuti con le persone infette. Ma non bisogna entrare nel panico
Dopo la terribile notizia dei primi due decessi avvenuti in Italia a causa del coronavirus a calmare le acque ci pensano gli esperti. Fra questi non sono mancate le dichiarazioni del noto virologo Roberto Burioni, che suo sito Medicalfacts ha pubblicato un articolo dal titolo “Coronavirus: il numero dei casi confermati aumenterà sicuramente, ma non spaventiamoci”.
Tracciare i contatti porterà inevitabilmente alla notizia di nuovi contagi
Il motivo per cui mantenere la calma è molto semplice: “Se qualcosa non si cerca, non si trova”, ha riferito il virologo, spiegando che “I casi saranno identificati come effetto delle nuove misure di contenimento dell’epidemia nel nostro Paese. Tracciare i contatti di chi è già positivo, infatti, avrà come inevitabile conseguenza il fatto di trovarne degli altri ma, allo stesso tempo, permetterà di proteggere un numero esponenzialmente più altro di nostri concittadini (di noi stessi!) dal rischio del contagio”. Non tutti i mali vengono per nuocere, quindi.
Più si conosce il virus più probabilità ci sono di sconfiggerlo
In un contesto come questo è davvero difficile per tutti mantenere la calma. L’unica cosa che resta da fare, allora, è quella di affidarsi nelle mani esperte di medici e virologi, gli unici che in questo momento, assieme al Ministero della sanità e all’Oms, possano dare informazioni certe ed attendibili ai cittadini allarmati. Secondo Burioni “Conoscere la situazione agendo, ci permetterà di mettere a punto misure sempre più efficaci. Allo stesso tempo, ci permetterà ancora meglio di conoscere le caratteristiche del virus e della sua infezione nella nostra realtà” – scrive ancora Burioni –”Dunque niente panico, niente polemiche ma consapevolezza piena di quanto sta accadendo. Ognuno di noi può, con i propri comportamenti responsabili, far da barriera alla diffusione del virus. Facciamolo e basta, senza esitazioni”.
La responsabilità di ciascun cittadino è fondamentale per aiutare le istituzioni a fronteggiare l’emergenza. Come abbiamo riportato nell’articolo Coronavirus, cosa fare in caso di febbre? Ce lo dicono i medici di famiglia, l’iter da seguire è molto chiaro, ed è quello indicato dai rappresentanti dei sindacati dei medici di base, Silvestro Scotti e Claudio Cricelli. La risposta è quindi quella di non lasciare spazio ad iniziative personali dettate dalla paura ed affidarsi al Sistema Sanitario Nazionale.
Leggi anche -> Coronavirus, cosa fare in caso di febbre? Ce lo dicono i medici di famiglia
Leggi anche -> Coronavirus, seconda vittima italiana: è una donna del lodigiano. Confermati altri contagi
Leggi anche -> Coronavirus, primo decesso in Italia: era uno dei due pazienti del Veneto – VIDEO
Leggi anche -> Coronavirus, 16 casi in Italia: 14 in Lombardia e due in Veneto – VIDEO