Coronavirus, confermato il primo caso anche a Milano. Il paziente è stato ricoverato all’ospedale San Raffaele e sottoposto ai tamponi nelle scorse ore.
E’ positivo al coronavirus l’uomo ricoverato a Milano presso l’ospedale San Raffaele. Si tratta di un uomo residente a Sesto San Giovanni.
Si tratta del primo paziente infettato a Milano, dopo i casi accertati nel Lodigiano, a Cremone e a Pavia. Il contagio nell’area è partito dal ‘paziente uno’, un 38enne di Codogno che avrebbe contratto il virus da un amico manager rientrato dalla cina Cina, con cui ha cenato più volte tra fine gennaio e inizio febbraio.
Contagiati anche la moglie, un amico con cui faceva attività sportiva, tre pensionati del paese e otto tra operatori sanitari e pazienti dell’ospedale dove si era recato due volte con febbre, prima del ricovero in terapia intensiva. Prosegue il controllo tra amici e parenti tramite l’ormai noto “tampone”.
Sindaco di Milano invita a “Ridurre la socialità”
Nel pomeriggio a Milano si è riunito un tavolo di emergenza con amministratori e prefetto: “Continueremo a tenere aperti tutti i servizi e i nostri uffici. Sui servizi basici non cambia nulla”.
Il sindaco Giuseppe Sala ha aggiunto: “Consigliamo alla gente quando possibile di ridurre la socialità e di avere norme igieniche. Rimandiamo un concorso che era previsto in settimana con migliaia di persone da tutta Italia”.
Su Fanpage.it si è espressa la virologa Ilaria Capua, ricordando l’importanza del senso di responsabilità di fronte ai focolai italiani. “Non c’è tempo di dire ‘Io non credo a quel che mi dicono le istituzioni’. Non c’è tempo per fake news, teorie del complotto, negozionismo”, ha avvertito. È fondamentale rispettare con attenzione le regole e “le linee guida proposte dalle organizzazioni internazionali che saranno recepite dallo Stato, dalle Regioni, dai Comuni. Noi dobbiamo semplicemente – si fa per dire – fare lo sforzo di rispettare quelle regole. In questo momento non c’è tempo per l’improvvisazione”.