Con l’Italia ancora lontana dalle urne, le intenzioni di voto degli italiani si modificano: la Lega e il Pd perdono qualche consenso, mentre M5S risale.
Già la scorsa settimana avevamo notato che la Lega era in una fase calante di consenso. Il partito guidato da Salvini è in testa alle preferenze di voto degli italiani sin da quando ha formato il governo insieme al Movimento 5 Stelle. Il consenso era tale da convincere il leader a smontare l’alleanza con i pentastellati e provare ad andare subito al voto. Le sue intenzioni, però, sono state ostacolate dall’accordo tra i suoi ex sodali e il PD. Ciò nonostante la maggioranza degli italiani (oltre il 30%) ha continuato a manifestare la propria preferenza nei confronti del Carroccio.
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Con il passare delle settimane, però, questo consenso è stato eroso in parte dagli avversari ed in parte da Fratelli d’Italia, ancora oggi all’11,3% esattamente come settimana scorsa. La Lega, stando ai rilevamenti di SWG, ha perso in 7 giorni l’1,1% attestandosi al 32,3%. La leadership dunque non sembrerebbe in pericolo, visto che il partito più vicino è il PD che gravita da mesi intorno al 20%. Per gli uomini di Zingaretti questa settimana c’è stata una flessione dello 0,5% che porta il partito democratico ad una percentuale del 20,1%.
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Sondaggi del 24 febbraio: il Movimento 5 Stelle risale in modo timido
Ci avviciniamo ai due anni dall’ultima tornata elettorale ed il risultato più evidente è il crollo verticale del Movimento 5 Stelle. I grillini avevano ottenuto il 33%(circa) delle preferenze degli italiani, ma questo largo consenso che gli ha permesso di essere il primo partito d’Italia è andato scemando nel giro di pochi mesi. Prima per la difficoltà nel formare un governo e successivamente per la forte concorrenza interna della Lega. Da prima forza politica, il Movimento è sceso al secondo posto nel 2019 e a terza nel 2020. Oggi gode della preferenza del 13,4%, uno 0,4% in più rispetto alla settimana scorsa. In caso di elezioni, qualora le intenzioni di voto rispecchiassero le reali votazioni, otterrebbe il peggior risultato di sempre. Alle prime politiche, infatti, ottenne il 22%.
Detto della stabilità di Fratelli d’Italia, per quanto riguarda gli altri partiti non ci sono cambiamenti sostanziali rispetto ad una settimana fa. Forza Italia guadagna uno 0,3%, ma rimane al 5,4%. Italia Viva di Renzi peggiora ulteriormente la propria statistica scendendo dal 4,2 al 3,8%, uno 0,4% che viene guadagnato da Sinistra Mdp (3,3%). Allo stato attuale, una eventuale coalizione di sinistra che comprende Pd, IV, SI,Verdi (2,3%) e Europa+ (2,2%) prenderebbe il 31,7%, meno di quanto prenderebbe da sola la Lega.