Coronavirus, la storia di nonno Zhou: il 101enne guarito che è tornato a prendersi cura della moglie

Dalla Cina arriva la bella storia di Nonno Zhou, il 101enne guarito dal Coronavirus che non vedeva l’ora di tornare a casa per prendersi cura della moglie.

In una marea di aggiornamenti sui bilanci, di notizie sui decreti legge, sulle misure restrittive e sul cambiamento dello stile di vita, ogni tanto capita di trovarsi di fronte anche ad un bel racconto di vera umanità. Questo è certamente il caso di Nonno Zhou, un uomo di 101 anni che circa 3 settimane fa è stato ricoverato per un leggero raffreddore causato dal Coronavirus.

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Le sue condizioni di salute non sono mai state gravi e nel giro di una settimana tutti i sintomi erano spariti. Già in quei giorni l’anziano paziente ripeteva come un mantra due frasi. La prima era: “Non prendetevi cura di me, fate il vostro lavoro” e la seconda: “Devo prendermi cura di mia moglie, ha 92 anni“. Nonostante il ricovero e la quarantena, il pensiero dell’uomo non è mai stato rivolto alla sua salute, ma alla moglie che aveva dovuto lasciare da sola in casa.

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Coronavirus, la storia di Nonno Zhou il più anziano guarito dall’infezione

Il 4 marzo finalmente i medici gli hanno dato il via libera, anche gli ultimi controlli hanno confermato che il Covid-19 non aveva lasciato in lui alcun segno. Così Nonno Zhou è diventato il paziente affetto da coronavirus più anziano ad essere guarito. Il primato spettava fino ad ora ad una donna cinese, guarita a 98 anni. Una guarigione che abbassa la statistica della mortalità tra i più anziani e che dimostra che anche superati gli 80 anni ci sono buone speranze che il contagio non sia letale. Dalle analisi sui primi 70.000 casi in Cina è emerso che il tasso di moralità nella categoria over 80 si alza fino ad un drammatico 14,8%.