Coronavirus, per un rabbino ultraortodosso sarebbe “la punizione divina per i gay pride”

Cononavirus punizione divina per i Gay Pride

In questo periodo si moltiplicano le teorie complottiste e folli sul Coronavirus: l’ultima è quella del rabbino Mei Mazuz per cui la colpa è dei gay pride.

Di teorie folli se ne sono susseguite molte: il pastore americano che vedeva l’epidemia come una punizione per i genitori di bambini transgender, come riportato da Gay.it.

Oppure i commentatori di Radio Maria sicuri fosse l’effetto delle unioni civili in Italia.

Si aggiungono ora le osservazioni del rabbino Meir Mazuz, riportate domenica dal quotidiano Israel Hayom, che non hanno mancato di suscitare condanne da parte di gruppi per i diritti LGBT, dal quale provengono richieste di scuse.

Scuse improbabili, il rabbino è gia noto per queste idee

Influente rabbino sefardita, Mazuz è l’ex leader spirituale del vecchio e ormai morto partito Yachad di tendenza ultra-nazionalista e omofobo, ed è a capo del Kiseh Rahamim yeshiva a Bnei Brak.

Sabato sera ha tenuto un discorso allo yeshiva, durante il quale ha affermato che il gay pride è “una parata contro la natura, e quando qualcuno va contro la natura, colui che ha creato la natura si vendica di lui”.

Mazuz ha affermato che i paesi di tutto il mondo vengono chiamati a rispondere a causa dei loro gay pride, “ad eccezione dei paesi arabi che non hanno questa inclinazione malvagia”. Affermazione sbagliata, per giunta.

Mazuz non è nuovo alle polemiche o alla retorica odiosa. Nel 2015 affermò che le parate del gay pride e altre forme di “comportamento peccaminoso” furono la ragione dell’uccisione dei coloni israeliani Eitam e Naama Henkin.