Coronavirus, a nuovo decreto corrisponde un nuovo esodo: italiani ancora in fuga verso la Sicilia

L’entrata in vigore del DPCM 22 marzo 2020 ha fatto sì che molti cittadini provenienti da altre regioni si mettessero in viaggio verso la Sicilia. Non rispettando, ancora una volta, le misure annunciate dal Governo

Non tutti gli italiani rispettano le regole. È successo di nuovo e, visti i precedenti, in molti se lo aspettavano: il nuovo DPCM, entrato in vigore ieri ma annunciato dal Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte con un breve comunicato andato in onda la sera del 21 marzo, ha scatenato un nuovo fuggi fuggi generale.

L’ultimo decreto inasprisce ulteriormente le misure di contenimento contro il Coronaviurs, ribadendo il divieto di spostarsi di Comune in Comune. Questo ha portato all’ennesimo esodo verso la Sicilia. Da diverse ore la denuncia di quest’ultimo comportamento irresponsabile corre sui social, con decine e decine di macchine fotografate tutte in fila, nell’attesa di potersi imbarcare per raggiungere l’isola.

Italiani ancora in viaggio verso la Sicilia, nella notte fotografate decine di automobili ferme al porto Villa San Giovanni: è indignazione sui social

Nuovo decreto, nuova fuga. Non è bastato fermare i treni a lunga percorrenza per scoraggiare molti italiani che, nella notte, hanno pensato bene di mettersi in macchina e di raggiungere il porto di Villa San Giovanni. Destinazione: Sicilia. E così, ora, a migliaia postano sui social le foto scattate questa notte sulla sponda calabrese dello Stretto. Fotografie di automobili incolonnate in carovane di cui non si vede la fine stamattina hanno invaso Facebook. Erano tutte in attesa di guadagnare un tanto agognato posto sul traghetto (e l’indignazione verbale di chi finora ha rispettato le regole).

Poco importa se proprio ieri è stata emanata- dai Ministri dell’Interno e della Saluteun’ordinanza di divieto di spostamento dal Comune in cui ci si trova (salvo che per comprovate urgenze) proprio per evitare un’altra folle discesa al Sud causata dalla chiusura delle fabbriche. È con il DPCM 22 marzo 2020 che il Governo ha deciso di inasprire ancora di più questo regime di quarantena e di fermare tutte le attività economiche che in questo momento non siano di prima necessità.

A queste misure di respiro nazionale si aggiunge un’ordinanza emessa dal Presidente della Regione Calabria Jole Santelli. Quest’ordinanza vieta, fino al 3 aprile 2020, ogni spostamento di persone fisiche in entrata o uscita dalla Calabria.

Italiani ancora in viaggio verso la Sicilia, l’ira di Nello Musumeci: “Ora basta, non siamo carne da macello!”

Su Facebook è arrivata la denuncia del Governatore della Regione Sicilia Nello Musumeci:

Mi segnalano appena adesso che a #Messina stanno sbarcando dalla Calabria molte persone non autorizzate. Non è possibile e non accetto che questo accada. Ho chiesto al prefetto di intervenire immediatamente. C’è un decreto del ministro delle Infrastrutture e del ministro della Salute che lo impedisce. Pretendo che quell’ordine venga rispettato e che vengano effettuati maggiori controlli alla partenza. Il governo nazionale intervenga perché noi siciliani non siamo carne da macello!”.

Il Presidente della Regione ha poi dato conferma di un inasprimento dei controlli sullo Stretto:

Ho appena avuto conferma dalla prefettura di Messina che saranno ulteriormente intensificati i controlli sullo Stretto. Possono passare, alla luce del provvedimento nazionale, SOLO i pendolari che svolgono esercizio pubblico, come sanitari, forze armate e di polizia. BASTA. Stiamo facendo sacrifici enormi e bisogna dare certezze a tutti i cittadini che questa fase è seguita con impegno”.

Come riporta Next Quotidiano, pare che alla stazione ferroviaria di Paola (Cosenza) siano state fermate- sempre nella serata di ieri- 15 persone arrivate da Roma: non tutte avevano dei motivi validi per sostenere quel viaggio e saranno quindi denunciate per violazione del DPCM.

Maria Mento