Coronavirus, boom di contagi in una casa di riposo in Sicilia: 69 contagi e 1 morto mentre si cerca l’untore

Coronavirus Casa di riposo Palermo

Coronavirus, una casa di riposo in Sicilia è diventata un focolaio: 69 casi, si indaga per individuare il responsabile.

Boom di contagi nella casa di riposo di Villafrati, con 69 casi, tutti  tra pazienti ad alto rischio, come Carmelo Pecoraro, 90 anni, il cui ricovero al Covid Hospital di Partinico non è bastato a salvargli la vita. Altri 9 ospiti sono stati ricoverati presso la stessa struttura.

La regione è stata costretta a prendere provvedimenti per limitare il contagio. Quindi fino al 15 aprile, divieto di accesso e di allontanamento dal territorio comunale e la sospensione di ogni attività degli uffici pubblici. Ad eccezione dei servizi essenziali e di pubblica utilità.

Salgono così a tre le zone rosse in Sicilia, con Villafrati, comune della provincia di Palermo,che va ad aggiungersi a Salemi e Agira.

Permesso di entrata e uscita dal paese solo per gli operatori sanitari e socio-sanitari e il personale impegnato nell’assistenza alle attività inerenti l’emergenza. Nonché esclusivamente per la fornitura delle attività essenziali del territorio comunale.

L’origine del contagio forse nella nipote rientrata in paese

 

Si cerca di risalire a come il coronavirus sia penetrato in quella che doveva essere una zona protetta. Nella casa di riposo sono assistiti 60 anziani e operano 75 dipendenti. La pista privilegiata dagli investigatori porta alla nipote di un anziano, che dopo essere rientrata in paese ai primi di marzo, sarebbe andata a trovare il nonno.

La giovane avrebbe quindi ignorato le norme di sicurezza che impongono la quarantena a chi rientra in Sicilia. 

L’altra ipotesi vede il contagio partire da un dipendente. Dell’indagine si occupano i carabinieri, che hanno ascoltato i responsabili della struttura per raccogliere tutti gli elementi.