L’andamento del numero di contagi, dei guariti e dei decessi nel mondo. Ecco cosa sta accadendo negli altri paesi colpiti
Sono tantissime le nazioni che in questo momento stanno lottando, esattamente come noi, contro la velocissima diffusione del covid-19, il virus che sta mettendo in ginocchio molti paesi nel mondo.
Il numero dei contagi totali nel mondo
Stando all’aggiornamento della Jhon Hopkins University, i contagi di coronavirus in tutto il mondo hanno superato le 600mila unità. Secondo le analisi dell’università statunitense i contagiati per la precisione ammontano a 601.478. In base all’ultimo bilancio effettuato, i decessi a livello mondiale sono 27.862, mentre i guariti 131.826.
I vari paesi in ordine del numero di contagi
Attualmente i più colpiti sono gli Stati Uniti, con ben 104.837 casi. A seguire c’è l’Italia, che conta 86.438 contagiati. Al terzo posto c’è la Cina, con 81.948 persone contagiate, ed al quarto la Spagna con 72.248 contagi. Nel frattempo si sta fortemente aggravando la situazione nel Regno Unito: solo nelle ultime 24 ore sono stati registrati 260 nuovi decessi, l’incremento più alto da quando la pandemia ha avuto inizio.
Grave la situazione a New York, che potrebbe diventare la nuova Wuhan
Negli Stati Uniti il focolaio che desta maggiore preoccupazione è quello newyorkese, che potrebbe diventare la nuova Wuhan e superare la situazione lombarda. La speranza è che le misure di distanziamento sociale siano sufficienti a bloccare l’andamento della curva epidemiologica, che in questo momento sta continuando a salire in maniera esponenziale.
In Cina ci sono nuovi contagi di ritorno
Nelle ultime 24 ore in Cina si sono registrati 54 nuovi contagi, ma per fortuna l’epicentro da cui ha avuto inizio tutto, ovvero Wuhan, sta ritornando per pian piano alla normalità. Oggi, infatti, sono ritornati i primi treni dopo più di due mesi di totale isolamento. I passeggeri possono arrivare, ma non partire da Wuhan, dove negli ultimi mesi si sono registrati più di 50mila contagi. L’aspetto che preoccupa maggiormente sono i contagi da ritorno, ovvero le persone ritornante in Cina da paesi esteri dopo aver contratto il covid-19. Per limitare una seconda ondata di diffusione derivante dai rientri il paese si sta attrezzando bloccando gli ingressi provenienti da paesi esteri e mettendo un blocco sui voli internazionali.
In Spagna e Regno Unito record di decessi
La situazione sembra aggravarsi soprattutto in Europa. In particolare, in Spagna e Regno Unito si sta registrando un drastico aumento del numero dei decessi: nella penisola iberica sono decedute, solo nelle ultime 24 ore, 832 persone, portando il totale a 5.690. Nel Regno Unito, invece, si sta pagando sulla pelle dei cittadini il ritardo nell’adozione di misure restrittive: solo nel giro di un giorno sono decedute 260 persone, arrivando ad un totale di 1.019.
In Corea continuano ad aumentare i contagi
In Corea si sono registrati 146 nuovi contagi, il record massimo che si è mai manifestato in una settimana. La Corea del Sud, in particolare, sta subendo i contagi provenienti dall’Europa e dagli Stati Uniti negli ultimi giorni. In totale ammonta a 9.478 contagiati, con 144 decessi. L’andamento quotidiano dei contagi non ha subito particolari variazioni nelle ultime due settimane, dopo il picco massimo di più di 900 persone registrato a fine febbraio.
La situazione nel Centro e Sud America
In Messico i contagi salgono a 717, mentre i decessi sono passati da 8 a 12 in un solo giorno. L’Ecuador, invece, sta attrezzando delle fosse comuni per le vittime da coronavirus. Attualmente sono 1.627 i contagi e 41 le vittime. Le autorità argentine hanno comunicato che il numero dei contagiati è arrivato a 690, e che si dovrebbero iniziare a vedere gli effetti della quarantena verso il 31 marzo. In Venezuela Maduro ha deciso di chiedere ufficialmente aiuti all’Onu per fronteggiare l’emergenza, come ha riportato in un post Twitter.
Ante la coyuntura del COVID-19, hoy China, Rusia, Irán, Siria, RPD de Corea, Cuba, Nicaragua y Venezuela, nos dirigimos al SG @antonioguterres para que la ONU se sume con fuerza al levantamiento total de las medidas coercitivas ilegales. #LasSancionesSonUnCrimen y deben parar ya! pic.twitter.com/tWmikQL02b
— Jorge Arreaza M (@jaarreaza) March 26, 2020
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