Intervento a ‘Radio Anch’io’ – programma di Radio 1 – del capo della Protezione Civile Angelo Borrelli.
Intervento in cui sostanzialmente conferma quanto vi avevamo anticipato qualche giorno fa circa la “riapertura” dell’Italia che avverrà solo dopo la fine di tutte le feste primaverili (ivi compreso il primo maggio).
Interrogato circa la possibilità che, assodate Pasqua e Pasquetta, si rimanga a casa anche il 1 maggio, ha così risposto: “Credo proprio di sì, non credo che passerà questa situazione per quella data. Dovremo stare in casa per molte settimane“.
E i cambiamenti, comunque, non saranno destinati a tornare come prima – almeno non subito: “cambierà il nostro approccio ai contatti umani e interpersonali, dovremo mantenere le distanze”.
Parlando quindi dell’ennesimo scontro tra Governo e Regioni sulla gestione dell’emergenza: “In ordinario la sanità è una competenza che spetta alle regioni e sarebbe stato un guaio se governo e protezione civile avessero preso ogni competenza ma nel momento in cui c’è stata l’emergenza è dovuto intervenire il governo”.
In tal senso, per evitare problemi del genere in futuro, Borrelli ritiene “evidente” la necessità di rivedere il titolo V della Costituzione (che regola i rapporti tra Stato, Regioni, Province e Comuni).
Giacché “ci vuole una regia unitaria forte condivisa e coesa, credo che ci sarà da ripensare al modello organizzativo ma io sono un tecnico e mi limito a rispondere alle disposizioni vigenti”.