Coronavirus, la denuncia di Bossetti: “Troppe persone continuano ad entrare e uscire. La preoccupazione è alta”

In una lettera inviata al conduttore di ‘Telelombardia’, Bossetti spiega quali sono le preoccupazioni con cui i carcerati sono costretti a vivere.

Nelle scorse settimane si è parlato del rischio che alcuni focolai d’infezione potessero svilupparsi all’interno delle carceri. I detenuti, infatti, si ritrovano in celle dove è impossibile mantenere il distanziamento necessario ad evitare di contrarre il virus. Se uno di loro lo dovesse contrarre, dunque, ci sarebbero alte probabilità che anche i compagni di cella vengano infettati. In questi giorni Massimo Bossetti ha mandato una lettera al conduttore di ‘Telelombardia‘ che è stata anticipata nel numero odierno di ‘Chi’.

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Nella lettera si legge come lui e gli altri detenuti siano preoccupati dall’eventualità che il virus arrivi in prigione: “Questo virus bastardo non guarda in faccia a nessuno e anche se i colloqui con familiari e avvocati sono stati sospesi, qui rimangono ancora troppe figure che escono ed entrano quotidianamente. La preoccupazione di essere esposti al virus resta dunque alta”.

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Coronavirus, Bossetti: “Ho paura di perdere la mia famiglia”

Bossetti spiega al conduttore televisivo che da qualche tempo ha cominciato a lavorare. Un’occupazione che è stata interrotta dall’emergenza sanitaria e che gli manca: “Per un bergamasco stare con le mani in mano a fissare il soffitto non esiste proprio… mi dedico alla cucina impastando torte e pizze. Oppure leggo libri e giornali, mi occupo della pulizia della mia cella o guardo la tv, ma dopo un po’ rompe pure lei”.

In questo momento la sua preoccupazione principale, però, non è la mancanza di un lavoro, quanto il timore di non poter più vedere la sua famiglia: “Ora mi sembra di vivere in uno stato di assoluto abbandono, vivo col timore di perdere la famiglia che mi sono creato, l’unica cosa cara che mi è rimasta. Vorrei mandare un messaggio a mia moglie Marita e ai miei figli: siate forti”.