Coronavirus, allarme al Cas di Verona: 101 richiedenti protezione sono risultati positivi

Un’allarme infezione è scattato quando 101 richiedenti protezione internazionali alloggiati al Cas di Verona sono risultati positivi al Coronavirus.

Nei giorni scorso la Cgil aveva mostrato preoccupazione, evidenziando come il rischio di nuovi focolai potesse giungere dalle strutture di accoglienza dei migranti. Un allarme, quello lanciato dal sindacato, che è divenuto presto realtà quando dal Centro Accoglienza straordinaria (Cas) di Verona è stata riscontrata la positività di 101 richiedenti protezione internazionale sui 140 presenti in struttura.

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Fortunatamente le persone risultate positive al Covid-19 sono in larga parte asintomatici o presentano sintomi non gravi. Solo uno di essi, con sintomi comunque lievi, è stato portato in ospedale per un controllo più approfondito. Adesso risulta di prioritaria importanza isolare l’Hotel Monaco, struttura da tempo diventata di supporto al Cas di Verona. Già da oggi, infatti, è stato disposto un cordone sanitario di fronte alla struttura e l’accesso o l’uscita da questa sono vietati. Per evitare infrazioni all’isolamento, una pattuglia sarà sempre davanti all’entrata dell’albergo.

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I responsabili della struttura assicurano che il rischio di una propagazione del virus dagli ospiti dei Cas non sussiste. In primo luogo perché si sta procedendo ad un controllo a tappeto di tutti i centri accoglienza del territorio, in secondo luogo perché è stato raddoppiato il controllo e nessuno dei positivi potrà uscire: “Nessuno potrà violare la quarantena, come peraltro accade per tutti gli italiani colpiti – ha spiegato la Vicaria del Prefetto Francesca De Carlini – All’interno della struttura era già presente un sistema di sicurezza per non fare violare la quarantena”.

Ciò nonostante la notizia ha generato la dura reazione degli esponenti della Lega. Il deputato Vito Comencini ha subito utilizzato l’accaduto come presunto esempio di una politica errata da parte del PD: “Questa situazione dimostra la pericolosità delle politiche immigrazioniste della sinistra che, da quando è tornata al governo, ha riaperto i porti e favorito l’invasione clandestina”.