Un paziente guarito dal coronavirus ha detto di sentirsi “un uomo nuovo”.
Alexander Kutzov, 49 anni, era ricoverato in terapia intensiva dopo aver contratto il Covid-19. I medici russi hanno deciso di utilizzare una procedura sperimentale per salvare la vita del paziente, ovvero la trasfusione del plasma sanguigno di un’altra persona che era rimasta contagiata dal coronavirus.
Inizialmente il 49enne ha rifiutato il trattamento perchè convinto del fatto che quella trasfusione potesse provocargli l’HIV. Tuttavia, quando i dottori gli hanno assicurato che era impossibile, l’uomo si è convinto e ha accettato la trasfusione del plasma.
Gli anticorpi che l’essere umano sviluppa in risposta al coronavirus possono giocare un ruolo fondamentale nella terapia di contrasto alla malattia. Il presidente russo Vladimir Putin ha ordinato ai sopravvissuti di donare plasma nel tentativo di ridurre la pressione sul servizio sanitario russo, travolto dallo tsunami Covid-19.
Miglioramenti netti già dopo la prima trasfusione
“Mi vergogno a dirlo – ha detto Alexander al Daily Star Online – ma ho rifiutato la prima trasfusione. Avevo questa stupida paura di contrarre l’HIV o l’epatite. Ma i dottori mi hanno tranquillizzato e ho accettato. Subito dopo la prima procedura mi sono sentito un uomo nuovo”.
“La mia febbre è scomparsa – il racconto del 49enne – è diventato più facile respirare. Le immagini al computer dei miei polmoni hanno mostrato dinamiche positive”.
Trattato presso l’Istituto di ricerca Sklifosovsky di Mosca, Alexander è uno dei tre pazienti della capitale russa “guarito” dopo aver ricevuto il plasma di persone guarite.