Il sistema sanitario britannico avvisa i cittadini di fare attenzione alle mosche di Blandford: il loro morso causa febbre e vesciche.
L’Inghilterra a partire dai primi giorni di giugno dovrebbe affrontare la fase 2 del lockdown. Il Covid-19 Oltremanica si è sviluppato con qualche settimana di ritardo ed anche la ripresa delle attività subirà il medesimo delay. Per i cittadini britannici, però, potrebbe non essere così semplice andarsi a godere una giornata di sole al parco o nei pressi di un fiume. Questo perché in concomitanza con la fine del lockdown si trovano a dover affrontare il periodo in cui si accoppiano le mosche di Blandford.
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Questi piccoli insetti volanti vivono in Turchia, Europa ed in Siberia e sono soliti depositare le proprie uova nei pressi dei corsi fluviali e nelle zone umide. Solitamente diventano aggressive nel periodo primaverile, quello in cui si accoppiano. La femmina di questa mosca, infatti, va alla ricerca di sangue prima di copulare con il maschio.
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Mosca di Blandford: sintomi dovuti al morso
L’esistenza di questi fastidiosi insetti è stata scoperta in Inghilterra nel 1972, quando 600 persone afflitte da febbre e strane pustole si recarono dai medici a Blandford. Il morso di questa mosca non è letale, ma decisamente fastidioso. Il primo sintomo che si avverte è la febbre, quindi prurito, eccessiva sudorazione o linee rosse all’inguine e vesciche piene di pus. Secondo quanto apprendiamo dal ‘Daily Star‘ già ad inizio maggio c’è stato un incremento di infezioni da mosca “succhia sangue” in Gran Bretagna.
Il NHS (sistema sanitario britannico) avverte dunque i cittadini di prestare particolare attenzione a queste mosche grandi appena 3 mm e nel caso in cui dovessero mordere raccomandano di non grattare la zona per non diffondere l’infezione. La ferita va lavata e asciugata con delicatezza e per lenire il prurito si consiglia un impacco freddo o una pomata. Assolutamente sconsigliato invece l’utilizzo di antistaminici, poiché questi potrebbero creare una reazione cutanea.