La pandemia di coronavirus viene interpretata come una piaga apocalittica da alcuni studiosi della Bibbia.
Con oltre 300.000 morti e cinque milioni di persone infettate in tutto il mondo, il terrore seminato dal Covid-19 ha ricordato ad alcuni studiosi quanto descritto in alcuni eventi biblici, sottolineando che l’arrivo del coronavirus può essere visto come un’anteprima di una possibile fine del mondo.
Gruppi cristiani di nicchia, cospirazionisti e alcuni evangelisti credono che i legami tra il coronavirus e le profezie contenute nel Libro delle Rivelazioni della Bibbia siano molto profondi.
In particolare, la sezione 6: 7-8 recita: “Quando aprì il quarto sigillo, udii la voce della quarta creatura vivente che diceva: ‘Vieni a vedere.’ Così guardai e vidi un cavallo pallido, e il suo nome di chi sedeva sopra di esso era Morte, e l’Ade lo seguiva”.
Molte interpretazioni indicano che il pallido quarto cavaliere dell’Apocalisse simboleggi in realtà la peste, o la pandemia dei giorni nostri.
“Potrebbe essere il segno di qualcosa che sta per arrivare”
Jeremiah Jaques, dal sito web della Chiesa di Dio di Filadelfia, scrive: “E’ una personificazione delle epidemie di malattia: malata, ossessiva e inflessibile. Il passaggio dice che insieme agli altri tre cavalieri, il cavaliere dall’aspetto anemico che rappresenta la malattia ucciderà un quarto della popolazione mondiale“. Attualmente sarebbero all’incirca 2 miliardi di persone.
Anche Elisha Jones, direttrice giovanile in una chiesa nel sud-est del Texas, ha recentemente citato l’Apocalisse 15: 1-3, che mette in guardia su “sette angeli con sette piaghe”.
“Penso che si tratti di un segno di qualcosa che Dio ha detto che sarebbe accaduto, o addirittura un precursore per le cose che verranno”, sostiene la direttrice in riferimento al Covid-19.