Nel corso di una conferenza stampa a Palazzo Chigi il premier ha fatto il punto della situazione annunciando una riforma fiscale per ripartire
Sfruttare la crisi provocata dall’epidemia di Coronavirus come un’occasione per “superare i problemi strutturali” e “ridisegnare il Paese”. Ne è convinto il premier Conte che, nel corso della conferenza stampa programmata alle 18 del 3 giugno, nel giorno della completa riapertura di tutte le regioni italiane, ha fatto il punto della situazione annunciando anche i primi passi della cosidetta Fase 3 ovvero della ripartenza di un’Italia provata da un prolungato lockdown a seguito del quale centinaia di migliaia di persone hanno perso il loro posto di lavoro. Nel corso della conferenza stampa a Palazzo Chigi il premier ha aggiunto: “Dobbiamo fare i conti con l’emergenza economica e sociale. Ci rendiamo conto dei ritardi, ci rendiamo conto che ci stiamo confrontando con una legislazione che non era affatto pronta a erogazioni così generalizzate. Di questi ritardi ho chiesto già scusa e stiamo intervenendo per pagare più velocemente bonus e ammortizzatori sociali”.
Conte: “Mantenere distanziamento fisico e continuare a usare le mascherine”
Tra i primi passi da concretizzare quanto prima, una “seria riforma fiscale. Il nostro fisco è iniquo e inefficiente e su questo stiamo lavorando. L’ultima riforma fiscale – ha ricordato – è di cinquanta anni fa: serve una reale progressività coniugando lotta al sommerso per restituire risorse a tutti i contribuenti. Sicuramente ci metteremo nella condizione di fare pagare tutti e tutti meno”. Parlando della situazione dell’epidemia in Italia, il presidente del Consiglio ha sottolineato: “Colgo un rinnovato entusiasmo, c’è grande attenzione per questa socialità ritrovata: giustissimo, ci meritiamo il sorriso e l’allegria dopo settimane di sacrifici ma è bene ricordare sempre che se siamo tra i primi Paesi Ue che può permettersi di riavviare le attività è perché abbiamo accettato tutti insieme di compiere dei sacrifici. Dico solo, facciamo attenzione: le uniche misure efficaci” contro il Covid.19 sono “distanziamento fisico e uso, ove necessario delle mascherine. Abbandonare queste precauzioni è una grave leggerezza”. Sarebbe una leggerezza abbandonare le misure di sicurezza. Dal distanziamento sociale alle mascherine lì dove sono obbligatorie”. Tra le altre cose il premier ha confermato la riapertura delle scuole da settembre.