Migranti, Il Giornale e le testimonianze da Lampedusa: “Negli hotspot gli viene dato tutto. Poi chiamano gli amici e dicono loro di partire”

accordo migranti

L’emergenza migranti a Lampedusa pare si stia ripresentando con forza.

D’altra parte si avvicina l’estate ed è anche uno dei momenti migliori per i migranti per attraversare il Mediterraneo in cerca di fortuna in Italia.

Lo racconta Il Giornale – citando le testimonianze di alcuni uomini impegnati sul campo.

A partire da generici “uomini della Guardia costiera e della Guardia di Finanza”, cui vengono attribuite le seguenti parole: “Adesso ci mandano a prendere i migranti anche a 12 miglia dalla costa. Stiamo giorno e notte in mare, non ne possiamo più”.

Solo nella giornata ieri ci sarebbero stati cinque sbarchi: un barcone recuperato a Lampedusa dalle Fiamme Gialle con a bordo 77 migranti (tra cui 16 minorenni) e quattro micro sbarchi (per un totale di 29 persone).

Un’altra testimonianza riportata da ‘Il Giornale’ – attribuita ad un operatore sul campo – si riferisce alle buone condizioni dei migranti sull’isola, che spingerebbe altri a raggiungerli: “Il fatto è che quando questa gente arriva va a finire negli hotspot dove gli vengono dati vestiti, scarpe, cibo e la promessa di un futuro migliore. Hanno tutti il telefonino, che non gli viene sequestrato, per cui poi chiamano parenti e amici e dicono loro di partire perché in Italia sono serviti e riveriti. Per noi, invece, un lavoro continuo”.

Dal canto suo, un operatore di polizia: “Quando Salvini era ministro dell’ Interno veniva avvertita la Guardia costiera libica che riportava indietro gli immigrati. Ora avviene di rado. Quasi tutti, peraltro, partono dalla Tunisia, come era poco dopo la Primavera araba e arrivano vicini alla costa, dove poi noi li recuperiamo o direttamente sulla terraferma. Da quanto sappiamo il governo ha dato indicazioni affinché siano recuperati”.

Passata l’emergenza covid, si tornerà a parlare di emergenza migranti?