Chi è Gerhard Richter, il pittore al quale è ispirato Kurt Barnert di Opera senza autore?

Scopriamo chi è il pittore tedesco Gerhard Richter, artista a cui è ispirtato il personaggio di Opera senza autore Kurt Barnert.

Questa sera andrà in onda in prima visione su RaiTre il film ‘Opera senza autore‘, che nel 2019 ha ottenuto grandi riconoscimenti dalla critica di settore e perfino due nomination agli Oscar. L’opera di Florian Henckel von Donnersmarck, regista di grande talento, ci racconta la storia del pittore di Dresda Kurt Barnert, un ragazzo dotato di grande talento e di una spiccata sensibilità che avrà la vita segnata da drammi personali e collettivi.

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La vita dell’artista, infatti, s’intreccia con le tre grandi epoche storiche della Germania del ‘900. Attraverso i suoi occhi vivremo infatti l’ascesa del Terzo Reich, la Seconda guerra mondiale e la Guerra fredda. Particolarmente dettagliato è lo spaccato di Germania che il regista ci permette di osservare sullo sfondo di una storia emotivamente travolgente e controversa, liberamente ispirata alla vita del pittore tedesco Gerhard Richter, cresciuto proprio in quel periodo storico di grandi stravolgimenti.

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Chi è Gerhard Richter

Nato a Dresda il 9 febbraio del 1932, Gerhard è figlio di Horst e Hildegard Richter. Il padre era un insegnante delle scuole medie, mentre la madre lavorava in una libreria ed era una pianista di grande talento. Proprio dalla madre erediterà la passione per l’arte e la cultura, ma il suo talento non è musicale, bensì pittorico. Negli anni della Seconda guerra mondiale coltiva la sua passione per la pittura, grazie soprattutto alla sensibilità artistica della zia Marianne, della quale era segretamente innamorato.

Uno dei suoi primi dipinti la ritrae (ne seguiranno altri) seduta ed è tratto da una fotografia che aveva in casa. Alla fine della guerra si trova in una Germania completamente diversa da quella che aveva conosciuto: dopo il trattato di Potsdam infatti, la parte est è in mano ai russi. Dopo aver iniziato una carriera come pittore di scenografie teatrali, Gerhald diventa un professore di arte. Nel 1957 si sposa con la prima moglie Marianne e dopo un anno ha la prima figlia Betty. Seguiranno altri due matrimoni ed altri due figli (Mortiz ed Ella Maria, entrambi nati dal terzo matrimonio). Nel 1994 ha ricevuto il Premio Wolf per le arti e nel 1997 il Premio Imperiale. Oggi è pensionato e vive a Dusseldorf con la moglie Sabine Moritz.