Iniziato nei Paesi Bassi l’abbattimento di 10mila visoni: molti hanno il coronavirus

abbattimento dei visoniLe autorità hanno iniziato ad abbattere i primi 1500 visoni da allevamento dopo aver riscontrato, nei mesi scorsi, diversi casi di contagio tra i mammiferi. Complessivamente ne verranno uccisi 10mila

A nulla è servito presentare un ricorso nel tentativo di fermarlo in extremis. Nella giornata di sabato le autorità olandesi hanno dato il via all‘abbattimento di un primo gruppo di 1500 visoni, dopo che le autorità sanitarie dei Paesi Bassi avevano confermato un legame tra gli allevamenti di visoni ed i casi di contagio da coronavirus, molti dei quali riscontrati proprio all’interno di queste strutture e che hanno interessato coloro che vi lavorano. Per tale motivo il ministero dell’Agricoltura ha annunciato, il 3 giugno, di essere intenzionato a procedere con l’abbattimento di ben 10mila visoni di allevamento procedendo a step e d a piccoli gruppi.

L’abbattimento è in programma in dieci diversi allevamenti

Un gruppo di animalisti ha presentato ricorso opponendosi alla decisione del giudice ma è stato respinto e pertanto è stato avviato il maxi abbattimento iniziando da un allevamento nel quale erano stati segnalati casi di coronavirus tra i visoni stessi che vengono allevati per la realizzazione di pellicce. Il governo è intenzionato ad impedire, con la procedura di abbattimento utilizzando il monossido di carbonio, che vengano a formarsi nuovi focolai di contagio proprio all’interno di tali allevamenti. Dopo il primo processo di abbattimento iniziato nell’allevamento di Deurne nel sud del paese, come confermato da Frederique Hermie, una portavoce dell’organismo incaricato della sicurezza alimentare e sanitaria, in programma vi è l’uccisione dei visoni di altri nove allevamenti, procedura che proseguirà nei prossimi giorni. La portavoce ha spiegato che la prima azienda “conta 1.500 esemplari femmine che hanno ciascuna 4-5 piccoli”.