Medico lavora per 3 mesi in un reparto Covid: quando va in ferie ha un infarto

infarto dopo tre mesi di lavoroSecondo la moglie si tratterebbe di una vittima indiretta dell’epidemia di Coronavirus: il marito ha lavorato ininterrottamente nei reparti Covid per tre mesi

Ha trascorso tre mesi interi, senza sosta, nel reparto Covid di un ospedale per prendersi cura dei pazienti contagiati ma, nelle ultime ore, è stato colpito da un infarto ed è finito sotto i ferri per un’operazione urgente. È quanto accaduto allo pneumologo Claudio Gradoli impegnato, come molti suoi colleghi, nella cura dei pazienti Covid all’ospedale Santa Maria di Terni. Ma, come riportato da Il Messaggero, passata l’emergenza e la notte prima dell’inizio delle sue ferie, dopo 90 giorni ininterrotti di lavoro, è stato colpito da un infarto che ha reso necessaria un’immediata operazione al cuore. Il problema cardiaco che ha colpito il medico, che si sta ora riprendendo, potrebbe essere una diretta conseguenza dello stress di quei tre mesi trascorsi non facendo altro che lavorare a stretto contatto con persone contagiate dal coronavirus, molte delle quali in pericolo di vita. Anche se al momento non è possibile stabilire una connessione ‘causa effetto’ diretta.

La moglie: “Mio marito vittima indiretta del Covid”

“Io credo che mio marito – ha sottolineato la moglie in una lettera aperta – possa considerarsi una vittima indiretta del Covid. La vita professionale stressante che ha vissuto in questi tre mesi e non solo, ha cambiato la sua vita, nessuno può restituirgli un cuore nuovo, nessuno può restituirci la vita di prima, perché la nostra vita non sarà più quella di prima”.