
I coccodrilli che 120 milioni di anni fa popolavano il pianeta Terra si muovevano spostandosi sulle zampe posteriori, similmente a quanto facevano i T-Rex. Queste ipotesi sono state avanzate in Corea del Sud
I coccodrilli, anticamente, si muovevano utilizzando solamente le zampe posteriori? Pare proprio di sì. Ce lo dicono alcune scoperte che sono state effettuate in Corea del Sud, dove un gruppo di scienziati- lavorando in un sito– ha rinvenuto delle impronte che potrebbero essere state lasciate da un’antica specie di coccodrillo. Pare che prima di evolversi e iniziare a spostarsi con tutte e quattro le sue zampe questo animale si muovesse proprio come faceva il Tyrannosaurus Rex.
I coccodrilli camminavano sulle zampe posteriori? Ecco cos’hanno scoperto gli studiosi in un sito preistorico della Corea del Sud
Gli studiosi che hanno lavorato a Sacheon Jahye-ri (sito preistorico che si trova in Corea del Sud) potrebbero aver scoperto un nuovo tassello del percorso evolutivo compiuto, nel corso dei secoli, dal mondo animale. Nello specifico, queste scoperte- di cui ci parla il Daily Star e altri tabloid stranieri- sarebbero da rapportare una specie di coccodrillo vissuta 120 milioni di anni fa.
Sulla base di enormi impronte fossili di zampe trovate nel sito, gli studiosi hanno avanzato un’ipotesi affascinante: è possibile che questi antenati del coccodrillo odierno si spostassero su due zampe e non su quattro. Insomma, che fossero capaci di stare in posizione eretta.
Inizialmente scambiate per impronte di pterosauro– un rettile volante vissuto tra il Mesozoico e la fine del Cretaceo (siamo oltre i 250 milioni di anni fa)-, gli studiosi hanno infine concluso che questa attribuzione fosse altamente improbabile.
Questo perché i rettili uccelli, quando si muovevano a terra, caricavano maggiormente il loro peso sulla punta delle zampe. Il coccodrillo, invece, lo scaricava sui talloni. Un’altra prova sta nel fatto che le impronte delle zampe non sono seguite da quelle lasciate dal trascinamento della coda; ergo, la coda non toccava il terreno durante il movimento.
I coccodrilli camminavano sulle zampe posteriori? Nel 2015 trovati i resti di un coccodrillo bipede vissuto in North Carolina
“In un sito inizialmente si pensava che le impronte rinvenute fossero state lasciate da uno pterosauro bipede gigante che camminava sulla pianura fangosa. Ora comprendiamo che si tratta di impronte lasciate da coccodrilli bipedi“.
Lo ha dichiarato Antohony Romilio, studioso in forze all’Università del Queensland in Australia e uno degli autori di questa ricerca. Il team è stato diretto dal professor Kyung Soo Kim (Chinju National University of Education della Corea del Sud). Romilio ha aggiunto che le impronte studiate sono lunghe circa 24 centimetri, e questo suggerisce che si dovesse trattare di zampe lunghe come quelle di un uomo adulto. I coccodrillomorfi in questione, classificati come antenati del coccodrillo e degli alligatori che popolano oggi il nostro pianeta, potevano raggiungere una lunghezza di tre metri.
Last but not least, riportiamo una notizia apparsa su Focus.it nel 2015, a riprova del fatto che l’esistenza dei coccodrilli bipedi sarebbe testimoniata da altre evidenze paleontologiche rintracciate- per periodi ancora più antichi di quelli a cui fanno riferimento le tracce coreane- in altre parti del mondo. Ci riferiamo a quanto scoperto a Pekin, nella Contea di Chatham (Stato della North Carolina).
“Il macellaio della Carolina” è il nome che gli studiosi hanno dato a un coccodrillo bipede estintosi 231 milioni di anni fa, cioè prima che i dinosauri arrivassero a popolare l’America del Nord. Il Carnufex carolinensis– questo il suo nome scientifico- era lungo 3 metri, alto 1,5 metri e viveva sulla terraferma, spostandosi sulle zampe posteriori e in posizione semi-eretta.
Maria Mento