Rita Dalla Chiesa a Io e Te, dalla confessione sulla paura di volare alle domande di Diaco sul movimento MeToo

Ospite di giornata a ‘Io e Te’ è Rita Dalla Chiesa.

Diversi i temi trattati nel corso dell’intervista.

Dalla confessione sulla paura di volare (con la conduttrice che ha raccontato che per girare il mondo ha usato soprattutto il vagone letto) al momento musicale in cui Diaco si è messo alla chitarra, mentre la Dalla Chiesa ha cantato un piccolo pezzo di Caruso – si è quindi arrivati a parlare del movimento Metoo.

Dapprima la Dalla Chiesa ha detto la sua su come rispondere ad avance non desiderate: “Si risponde con un sorriso. L’ho sempre buttata sul ridere, li ho spiazzati. Basta dire no. Se io avessi subito una violenza, io l’avrei denunciata pubblicamente. Non c’è bisogno di denunciarla formalmente ala polizia. Basta tirare un ceffone”.

E davanti ad un Diaco che cerca di attaccare in qualche forma il movimento Metoo (desideroso di evidenziare come le donne siano capaci di arrivare in cima grazie alle proprie capacità – cosa per altro mai messa in dubbio dal movimento Metoo), la Dalla Chiesa ha sottolineato – con assoluto garbo, senza entrare in polemica con il movimento – come a lei non sia mai capitato di essere costretta ad andare con qualcuno per lavorare:

“Andiamo su un terreno abbastanza particolare. A me non mi è mai successo di sentirmi dire se tu non vieni con me tu non fai una trasmissione. Mai. Mi è successo di altri uomini che mi hanno inviata ad uscire con loro perché erano degli uomini potenti. Gli uomini potenti non mi attirano. Mi attira di più l’intellettuale, la persona che ha voglia di parlare, di confidarsi, la persona dolce. La persona che ti fa un piatto di spaghetti. Queste sono le persone che amo io”.