Gli scienziati affermano che il coronavirus potrebbe diffondersi più rapidamente durante l’inverno e la primavera in determinate regioni, tra cui il Regno Unito e l’Europa centrale.
Un nuovo studio suggerisce che il Covid-19 è stagionale come l’influenza: un’informazione che potrebbe aiutare i governi a prevedere quando e dove è probabile che si verifichino in futuro dei focolai, in modo tale da riuscire a fermarli prima che sfuggano al controllo.
I ricercatori della School of Medicine dell’Università del Maryland hanno confrontato 42 casi di coronavirus provenienti da otto città con un numero “sostanziale” di casi: Daegu, Corea del Sud; Madrid, Spagna; Milano, Italia; Parigi, Francia; Qom, Iran; Seattle, USA; Tokyo, Giappone; e Wuhan, Cina.
Gli scienziati hanno scoperto che questi grossi focolai di coronavirus si trovavano su una fascia simile di latitudine e avevano le stesse gamme di temperature fredde e bassa umidità tra gennaio e marzo. Lo studio pubblicato sulla rivista medica JAMA Network Open mostra come il coronavirus fosse presente fin da novembre nelle otto città, che erano tutte su una fascia di latitudini tra 30° N e 50° N.
Nelle città a sud, come Bangkok – che si trova a 13,7° N – il Covid-19 si è diffuso molto più lentamente. Lo stesso è avvenuto per le città più a nord di quelle presenti nello studio, come ad esempio Mosca (56° N).
La temperatura media a febbraio era la stessa in tutte e 8 le città
Il nuovo studio mostra che la temperatura media a Wuhan e nelle altre sette città a febbraio era compresa tra 4 ° C e 9 ° C. Il dott. Mohammad Sajadi, professore associato presso l’Istituto di virologia umana presso la School of Medicine della University of Maryland, ha dichiarato tutto il suo stupore al DailyMail e a Metro: “Non mi aspettavo che le temperature e gli intervalli di umidità di queste otto città fossero così simili”.
Lo studio suggerisce quindi che la Gran Bretagna, l’Asia centrale, i Caucus, l’Europa centrale e orientale, gli Stati Uniti settentrionali e medio-occidentali e la Columbia Britannica in Canada sono maggiormente a rischio di trasmissione del Covid-19 nei mesi invernali.