Monumenti abbattuti, il parere di Rutelli: “Passato non si interpreta con gli occhi di oggi”

rutelli statue La questione “statue” sta facendo molto discutere, in Italia e nel mondo. 

Sul tema è intervenuto anche l’ex sindaco di Roma, Francesco Rutelli, che già lo scorso anno si espresse chiaramente durante una conferenza a Villa Medici. Raggiunto al telefono dai colleghi dell’Huffington Post, Rutelli ha spiegato quelli che per lui sono i motivi che portano a compiere atti vandalici nei confronti dei monumenti.

“Nessun monumento riesce a riposare in pace come fosse un corpo inanimato. I monumenti sono fatti viventi che si misurano con la reinterpretazione della Storia e anche con le polemiche del momento”, ha detto Rutelli.

Rutelli contesta il fatto che si stiano mettendo in discussione figure come Winston Churchill e Cristoforo Colombo.

“Colombo artefice del genocidio? Una cosa ridicola”

“Accusare Colombo di essere l’artefice del genocidio – che c’è stato eccome e di cui portano la responsabilità molti governanti americani degli ultimi tre secoli – è veramente ingeneroso ed arbitrario, è una cosa ridicola. Dovrebbe essere invece fatta una lettura storica più corretta”, spiega l’ex sindaco della Capitale.

“Il monumento sta lì anche per poter essere giudicato nel corso del tempo e non solo dal punto di vista estetico e artistico, oltre che della firma di chi lo ha realizzato”, aggiunge Rutelli, che mette in guardia dalla possibilità di “cadere nella catastrofica pretesa per cui dobbiamo adattare al politically correct di un determinato periodo storico interpretazioni che non possono essere più complesse”.