Un uomo è deceduto nel rogo da lui appiccato della sua abitazione nella quale dormivano moglie e quattro figli. Tutti sono rimasti feriti ad eccezione dell’autore del gesto, deceduto
Ha perso il lavoro a causa del Coronavirus e per questo ha deciso di dare alle fiamme la propria casa all’interno della quale c’erano la moglie e quattro figli. Una tragedia che ha lasciato l’intero paese sconvolto quella avvenuta in un casolare di campagna a Civitella del Tronto, comune in provincia di Teramo. Qui, nella frazione di Lucignano, il 48enne avrebbe portato della benzina in casa usandola per bagnare le pareti per poi appiccare l’incendio che nell’arco di una manciata di secondi si sarebbe rapidamente diffuso all’intera struttura. Il tutto mentre la sua intera famiglia, consorte e figli di 6, 17, 19 e 20 anni, stavano dormendo al piano di sopra.
Scoperte le ragioni del folle gesto
Se non fosse stato per la prontezza di riflessi di uno dei figli, che si è svegliato poco prima che le fiamme invadessero le stanze, sarebbero morti tutti. Come emerso dalla ricostruzione degli investigatori, quando il giovane si è svegliato e ha compreso quello che stava succedendo, ha lanciato l’allarme svegliando i fratelli e la mamma che sono riusciti a salvarsi. Il padre è invece deceduto a causa delle esalazioni tossiche respirate. Sul posto sono intervenute tre ambulanze del 118 di Sant’Omero e Alba Adriatica per trasportare i cinque feriti nel vicino pronto soccorso, dove i medici hanno riscontrato a tutti un’intossicazione causata dai fumi del rogo. Le indagini sono state avviate dai carabinieri della stazione locale, intervenuti di concerto con i vigili del fuoco. Il magistrato di turno ha disposto l’autopsia sul corpo dell’uomo, che lavorava come operaio nel settore dell’edilizia. Dai primi accertamenti sembra che si trovasse in uno stato depressivo, dopo aver perso lavoro a causa del lockdown imposto dal Governo contro la pandemia di Coronavirus.