Un bambino miracolo è riuscito a sopravvivere nonostante la propria nascita prematura, avvenuta a sole 10 settimane.
Rebecca Asquith non sapeva cosa stava per accaderle quel giorno quando, il 15 Maggio, si è recata in ospedale a causa di un forte mal di schiena. La ragazza di 25 anni dopo pochi minuti è entrata in travaglio, dando alla luce Luca, un bambino di appena “due libbre e 8 once”.
La giovane si trova ancora presso l’unità di terapia intensiva neonatale del Royal Bolton Hospital, e ha raccontato che non si tratta del primo parto prematuro che vive.
“I miei bambini sembrano semplicemente scegliere di uscire ogni volta che vogliono. Ho fatto tutti i test e i dottori fanno tutto il possibile – ma vado in travaglio spontaneamente, non c’è un motivo dietro.”
Quando era già madre a tempo pieno di due figli, ha avuto il primo parto prematuro ed è stato particolarmente spaventoso. La bambina naque di 31 settimane, e fu costretta a restare in ospedale per 5 settimane e 3 giorni. Il parto successivo fu a 35 settimane ma la degenza fu solo di 5 giorni, sempre per problemi respiratori.
La battaglia di Luca in terapia intensiva
I medici stanno facendo tutto il possibile per aiutare il piccolo Luca, che però ha subito danni al cervello che “lo influenzeranno molto” a detta dei medici. Per la giovane mamma è “dura da mandare giù, ma lui è qui e respira e questo è tutto ciò che conta per me e suo padre” come raccontato sul Mirror.
Sanno che il loro piccolo avrà bisogno di supporto tutta la vita ed è difficile per una madre, perchè si vuole sempre il meglio per i propri figli ma la ragazza afferma”finchè sarò qui farò del mio meglio per essere tutto ciò di cui ha bisogno”.
Gli altri figli stanno bene e Isabella, nata con un peso di 3kg a 31 settimane, ora ha 4 anni. Lola nata di 5 kg a 35 settimane è “una dura” e adesso ha 2 anni. Le altre due bambine sono Ava, di 5 anni e Eliza, di un anno.
Adesso Rebecca spera di raccogliere dei fondi per supportare la terapia intensiva neonatale dove ha visto gli infermieri spendersi moltissimo per salvare la vita ai bambini, ogni giorno.