Alessandro Barbero e le statue abbattute o sfregiate: “E’ una idiozia”

Alessandro Barbero è un importante e riconosciuto storico italiano, divenuto un vero e proprio personaggio sul web.

Le sue conferenze su YouTube hanno decine di migliaia di view ed è diventato protagonista di copiosi meme, prodotti specialmente dal cosiddetto “sinistralibro”.

Intervistato da IlForo, Barbero ha detto la sua circa la furia iconoclasta che sembra travolgere il mondo intero (e che in Italia ha portato i collettivi milanesi a sfregiare la statua del discusso – e discutibile – giornalista Indro Montanelli).

Ed il noto medievista, scrittore e accademico italiano, ha attaccato questo fenomeno – senza mezze parole (cliccando qui potete leggere l’intero intervento di Barbero):

“Mettersi a fare l’inventario delle statue e abbattere quelle che sono dedicate a personaggi storici non perfetti, e non in linea con i nostri valori odierni, è un’idiozia, ed è una forma di vergognoso e arrogante imperialismo culturale verso gli abitanti di quel luogo diverso che è il passato. È, inoltre, evidente che una volta cominciato è impossibile fermarsi. Rimosse le statue del generale Lee, bisognerà rimuovere anche quelle del presidente Lincoln, il liberatore degli schiavi, il quale allo scoppio della guerra civile dichiarò che per lui la questione della schiavitù era del tutto secondaria; che se per salvare l’Unione doveva abolire la schiavitù, l’avrebbe fatto; e se invece per salvare l’Unione doveva mantenere la schiavitù, l’avrebbe mantenuta. Noi italiani dovremmo buttare nel Tevere il Marco Aurelio del Campidoglio, imperatore di un impero schiavista, lui stesso padrone di schiavi… È evidente che mettere in mano alla politica decisioni di questo genere è un enorme errore che potrà fare solo danni”.