
Nelle ultime ore, la foto di una statua imbrattata che raffigura il filosofo tedesco Immanuel Kant sta facendo il giro del web. Ma la foto non ha nulla a che vedere con la furia “iconoclasta” delle ultime settimane perché questo atto di vandalismo risale al 2018
Le proteste innescate dalla morte di George Floyd e dai manifestanti del movimento Black Lives Matter hanno portato alla volontà di abbattere dei monumenti che richiamano alla mente determinate ideologie. Su tutte, il razzismo. Così, la polemica infuocata oltreoceano ha raggiunto anche l’Europa e in Gran Bretagna– una decina di giorni fa- i manifestanti hanno gettato nelle acque del Mare Celtico la statua raffigurante il politico e mercante di schiavi Edward Colston (vissuto tra XVII e XVIII secolo).
Adesso, sui social, sta iniziando a circolare una foto che sembrerebbe indicare un nuovo atto vandalico. L’immagine raffigura la scultura innalzata a Kaliningrad (Russia) in onore del filosofo Immanuel Kant. La scultura, così come il monumento funebre del celebre pensatore, è stata imbrattata di vernice rosa. In verità, si tratta di un’immagine sì veritiera ma non recente: questo atto di vandalismo- ora riproposto- risale al novembre del 2018, e quindi a quasi due anni fa.
La scultura di Kant vandalizzata nel 2018,
I contenuti fake, sul web, colpiscono ancora. Stavolta la notizia falsa riguarda la vandalizzazione di statue di cui si parla ormai da settimane, e precisamente da quando negli States è divampata la protesta per la morte di George Floyd. In molti vorrebbero distruggere le sculture dedicate a personaggi controversi che ancora oggi vengono ricordati e studiati sui libri di storia, sperando che in questo modo se ne cancelli anche il ricordo. Questo ha scatenato un acceso dibattito tra persone favorevoli e persone contrarie, su cosa è sbagliato fare e su cosa andrebbe fatto quando in ballo ci sono temi così scottanti che riguardano la conservazione della memoria del nostro passato.
Dibattito di cui non tratteremo in questa sede perché il fulcro del nostro discorso sono le fake news. Qualcuno, in rete, ha rilanciato una foto che raffigura una statua che si trova in Russia e che è stata vandalizzata. La notizia è vera, e questo significa che l’atto vandalico è stato davvero consumato, ma non di recente come invece vuole fa credere la notizia rimbalzata su internet.
Succedeva il 27 novembre del 2018. Come ai tempi riportò Il Superuovo, i cittadini di Kaliningrad (Russia) al risveglio trovarono la brutta sorpresa: la statua raffigurante Immanulel Kant imbrattata di vernice rosa (lo stesso trattamento era stato riservato alla tomba del filosofo che si trova nella Cattedrale di Königsberg) e la città riempita di volantini con su scritte (ovviamente, in lingua russa) le frasi “Vergogna ai traditori! Vergogna a Kant! Gloria al Rus!”.
Apprendiamo, sempre da Il Superuovo, che la scultura venne ripulita poche ore più tardi.
La scultura di Kant vandalizzata nel 2018, i motivi del gesto
Le indagini condotte dagli inquirenti dopo la scoperta dell’atto vandalico portarono a una conclusione precisa. A quanto pare, a imbrattare la statua sarebbero state persone appartenenti a movimenti nazionalisti che mal tollerano l’omaggio riservato al filosofo tedesco. La città è proprio quella che diede i natali a Kant, per cui si tratta di un tributo che Kaliningrad ha voluto intestare a un suo illustre cittadino.
Un tempo, la città si chiamava Königsberg e il centro abitato ricadeva nella giurisdizione della Prussia Orientale (e quindi della Germania, fino alla caduta di Hitler). Kaliningrad iniziò a gravitare nell’orbita dell’Unione Sovietica alla fine della Seconda Guerra Mondiale e in quel periodo assunse il suo attuale nome.
Maria Mento