Voleva filmare l’evento sportivo ed intervistare Alex Zanardi.
Ha finito per filmare il drammatico incidente che ha visto coinvolto lo sfortunato campione paralimpico.
E adesso, a distanza di tre giorni dall’accaduto, racconta ai taccuini del Corriere della Sera.
“Ci sono le urla di Alex lì dentro, terribili, strazianti, sconnesse e poi soffocate, una scena che mai avrei voluto vedere in vita mia, nonostante il lavoro che faccio da anni”: sono le parole del giornalista perugino Alessandro Maestrini, che ha filmato quanto accaduto in quel drammatico venerdì pomeriggio.
Il filmato è stato sequestrato dalla Procura di Siena che sta cercando di ricostruire le dinamiche di quanto avvenuto.
Nella ricostruzione di Maestrini emerge chiaramente che Zanardi non aveva lo smartphone in mano al momento dell’incidente: “Lo smartphone di Zanardi era nel suo alloggiamento di sicurezza sulla bici e lui stava guidando regolarmente con due mani. Non faceva alcun video, non aveva il telefonino in mano. Poi, dopo una curva, ha perso il controllo dell’handbike e si è scontrato contro il camion che arrivava lentamente sulla carreggiata opposta. Ma non stava usando lo smartphone in quel momento, ne ho la piena certezza”.
Ricostruendo quanto accaduto, sono altri due i particolari agghiaccianti raccontati.
Il primo, le parole del medico che ha parlato con il 118 dal suo telefonino: “Sono un medico, ho soccorso il ferito, questo muore, questo muore”.
Il secondo, le condizioni di Zanardi secondo il racconto degli altri della comitiva: “Qualcuno raccontava di aver visto il volto di Zanardi devastato, altri sotto choc descrivevano la scena con particolari raccapriccianti”.