Ottimismo sulla minore carica virale del virus nella nostra penisola. Il virologo Fausto Baldanti: “Nei pazienti che hanno superato i sintomi il virus ha una carica bassa”.
Uno studio svolto dal San Matteo di Pavia con la collaborazione del Policlinico di Milano, del Santa Maria delle Scotte di Siena, dell’Istituto zooprofilattico sperimentale della Lombardia e dell’Emilia-Romagna e dell’Usl di Piacenza, ha evidenziato come i debolmente positivi al coronavirus non siano in grado di essere contagiosi e di infettare altre persone.
Queste le parole del virologo Fausto Baldanti del San Matteo di Pavia: “Nei pazienti che hanno superato i sintomi il virus ha una carica bassa, dunque chi è guarito non è più contagioso. L’abbiamo scoperto mettendo dei campioni di virus di 280 tamponi in coltura e abbiamo visto che non è più in grado di infettare le cellule se non per la percentuale minima del 3% dei casi”.
Le parole del virologo Fausto Baldanti: “In alcuni tamponi restano residui di virus, ma senza più capacità di contagiare”
Il virologo Fausto Baldanti ha continuato: “Il tampone dei pazienti può risultare ancora positivo perché restano residui di virus, ma senza più capacità di contagiare”.
Questa grande scoperta sulla carica virale minore rappresenta un dato molto importante anche per ridimensionare i numeri sugli attualmente positivi presenti in Lombardia. Infatti, secondo Baldanti: “La stragrande maggioranza sono malati vecchi, scoperti con il test sierologico”.
A tal proposito, queste le parole del presidente del San Matteo, Alessandro Venturi: “Tutto ciò dimostra che oggi in Lombardia la circolazione del virus finalmente è rallentata. I nuovi casi che vediamo sono una coda dell’epidemia che ci ha travolto come nessun’altra regione italiana”.
L’invito dei virologi resta, comunque, quello di mantenere alto il livello di allerta. L’uso della mascherina e del distanziamento sociale continuano a essere, quindi, importantissimi per ridurre la diffusione della malattia.