Marcello Bartolozzi, il ciclista testimone dell’incidente a Zanardi: “In aria volavano pezzi di non so che cosa”

In un’intervista a ‘Repubblica’, ha parlato il ciclista testimone dell’incidente ad Alex Zanardi: “Era una nuvola di frammenti. In aria volavano pezzi di non so che cosa”.

Marcello Bartolozzi, architetto e ciclista di 66 anni, è stato il ciclista più vicino a Zanardi al momento dell’impatto del campione con un camion. Bartolozzi seguiva a quattro metri di distanza Alex Zanardi quando è avvenuto l’incidente che ha gravemente ferito l’atleta paralimpico.

Queste le sue parole rilasciate a ‘Repubblica’: “Era una nuvola di frammenti. In aria volavano pezzi di non so che cosa, forse era il casco di Alex, forse parti della sua handbike, forse anche…”. Le sue parole si fermano, ma lasciano trapelare particolari terribili.

Il ciclista testimone dell’incidente capitato a Zanardi: “È successo nel tempo di un lampo, forse Alex si è spaventato”

Zanardi è ricoverato dal 19 giugno in terapia intensiva all’ospedale di Siena. Bartolozzi è stato già ascoltato come testimone diretto dagli inquirenti che indagano su quanto accaduto.

Il testimone ha rilasciato anche queste parole a ‘Repubblica’: “È successo nel tempo di un lampo, forse Alex si è spaventato. Non andavamo forte, ma a quaranta chilometri all’ora. Su una strada in leggera discesa è una velocità normalissima. Vedendo il camion arrivare forse si è impaurito. L’ho visto sterzare a destra per cercare di allontanarsi dalla mezzeria e riportarsi al centro della nostra corsia”.

E ancora: “La ruota sinistra della sua handbike si è sollevata da terra. A quel punto, per recuperare l’assetto ed evitare di ribaltarsi, ha dato una controsterzata a sinistra. È una mossa da pilota, quale lui è. Da lì in avanti, però, non è più riuscito a controllare il mezzo ed è caduto, urtando sulla fiancata del tir”.

Sembrerebbero incoraggianti, intanto, le condizioni di Zanardi. Per la quarta notte di fila le condizioni sono rimaste stabili. I medici dell’ospedale di Siena starebbero anche valutando il risveglio dal coma. Le sue condizioni neurologiche, comunque, appaiono ancora molto gravi.