Taglio al cuneo fiscale a partire da luglio: cos’è e a chi spetta

A partire dal mese di luglio ci sarà un taglio al cuneo fiscale che porterà 100 euro in più nelle buste paga dei lavoratori. Scopriamo cos’è e a chi spetta.

Con la crisi economica generata dal Coronavirus, le imprese i ristoranti e le attività in genere hanno vissuto un periodo nero. I due mesi d’inattività hanno causato grossi danni agli introiti e per alcune attività le conseguenze del lockdown e della pandemia si prolungano ancora oggi. Il governo ha previsto un piano di finanziamenti e prestiti che permetta alle aziende di ripartire, ma con il passare delle settimane il nodo della tassazione è emerso con decisione.

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La confcommercio ed i sindacati hanno richiesto un taglio alle tasse almeno per tutto il 2020, mentre c’era anche chi avanzava l’ipotesi della pace fiscale per tutto l’anno. In attesa che il governo prenda una decisione a riguardo, intanto, come previsto dalla legge di bilancio 2020, a partire dal prossimo mese di luglio il taglio verrà applicato al cuneo fiscale per tutti quei dipendenti che guadagnano cifre annue inferiori ai 28.000 euro e per quelli che ne guadagnano tra il 28.000 ed i 40.000. Per la prima categoria il taglio continuerà a valere anche per tutto il 2021.

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Cuneo fiscale, cos’è e a chi spetta il taglio

Ma cos’è il cuneo fiscale? E come fa il taglio a far guadagnare 100 euro in busta paga ai lavoratori? Per quanto riguarda la prima domanda, il cuneo fiscale altro non è che l’indicatore degli effetti della tassazione sul reddito dei lavoratori, sul mercato del lavoro e sull’occupazione. Tagliarlo significa ridurre per un periodo il quantitativo di tasse che un datore di lavoro deve pagare su ogni singolo dipendente. Ciò che viene risparmiato in tasse, dunque, viene in parte elargito ai dipendenti.

Il taglio del cuneo fiscale è a beneficio di imprese e industrie, ma anche dei loro dipendenti. Come detto ne beneficiano quei lavoratori il cui stipendio non supera i 40.000 euro annui per il 2020 e coloro il cui reddito non raggiunge i 28 mila per il 2020 ed il 2021. Ne restano fuori i dipendenti con stipendi superiori ai 40.000 euro e tutti coloro che svolgono un lavoro che non è strettamente subordinato. Bisogna inoltre ricordare che il taglio del cuneo fiscale si sostituirà al bonus di Renzi.