Scienziati scoprono una “misteriosa struttura” presente sotto la crosta terrestre: di cosa si tratta?

Terra mappata in profondità, trovate megastrutture

Misteriose strutture di grandi proporzioni sono state scoperte dagli scienziati che hanno “mappato” l’interno della terra, uno spazio di cui sappiamo ancora molto poco.

L’interno del nostro pianeta ci è meno conosciuto della superficie della luna: nessuna esplorazione si è avventurata più in profondità di qualche miglio nella crosta terrestre.

Ad oggi sappiamo che il campo magnetico della Terra, che tra le altre cose ci protegge dalle radiazioni solari, è generato dal moto costante del nucleo. Ma questo fenomeno non è completamente compreso. Persino la teoria della tettonica a zolle – la spiegazione della deriva dei continenti dietro i terremoti e le eruzioni vulcaniche – non fu accettata fino alla fine della prima Guerra Mondiale.

L’ultima scoperta riguardo i segreti del sottosuolo

Un team guidato da Doyeon Kim presso l’Università del Maryland, Stati Uniti, ha incrociato i dati di centinaia tra i maggiori terremoti, scoprendo così una strana struttura presente sotto le Isole Marchesi nell’Oceano Pacifico meridionale.

Kim racconta che la struttura, nota come a “bassissima velocità” (ULVZ) ha un diametro di circa 620 miglia e uno spessore di poco meno che 16 km. Una struttura più grande è presente sotto le Isole Hawaii. Questre strutture sono ancora misteriose. Potrebbe trattarsi di qualcosa risalente alla titanica collisione tra la Terra e un oggetto sconosciuto di dimensioni simili a Marte, da cui ebbe origine la Luna, oltre 4 miliardi di anni fa.

Per elaborare i dati sismici il team ha utilizzato un algoritmo chiamato Sequencer, che ha analizzato centinaia di terremoti verificatisi tra il 1990 e il 2018.

Come spiegato in un articolo del Daily Star, queste strutture possono rappresentare una “firma geochimica primitiva” riguardante i primi anni della storia terrestre.

Precedentemente l’indagine più sofisticata fu il foro più profondo mai praticato. Profondo 40.230 piedi, al suo interno gli scienziati sovietici rinvenirono fossili di plancton ad oltre 4 miglia sotto la superficie terrestre.