Un nuovo caso di peste bubbonica è stato identificato in Cina, nella città di Bayannur. L’allerta è altissima a causa dell’alta mortalità della malattia
Un nuovo allarme sanitario arriva dalla Cina, dopo che alcuni funzionari della città di Bayannur, nella Regione Autonoma della Mongolia situata nella Repubblica Popolare Cinese a nord-est di Pechino, hanno segnalato un caso sospetto di peste bubbonica.
Arriva l’allarme sanitario di livello 3 su un sistema a 4 livelli
Non è ancora chiaro come l’uomo, un allevatore di Bayannur, sia stato contagiato. Il paziente è stato immediatamente posto in quarantena e attualmente è in condizioni stabili. L’attenzione sanitaria sulla zona è ora altissima, e i funzionari locali hanno emesso un avviso di livello 3 su un sistema a 4 livelli. Secondo quanto riportato dai media locali, al momento c’è il rischio che un’epidemia di peste umana si diffonda in città. Nel frattempo nella Regione è vietata la caccia e il consumo di animali che potrebbero essere potenziali vettori della peste, come ad esempio le marmotte, e le autorità della zona hanno chiesto ai cittadini di segnalare la presenza di cadaveri di marmotte in decomposizione o visibilmente malate.
La pericolosità della peste per l’organismo umano
La peste bubbonica è una malattia batterica che viene diffusa da pulci e roditori selvatici, che secondo quanto stimato dall’OMS è in grado di uccidere un uomo nel giro di 24 ore qualora non venisse curata in tempo con antibiotici specifici. Negli scorsi giorni sono state messe in quarantena in via preventiva 146 persone che potrebbero potenzialmente essere collegate al primo caso.
Nel timore che possa scoppiare un’epidemia, il Centro nazionale per le malattie zoonotiche della Mongolia si è attivato per mettere in quarantena sia il capoluogo che uno dei distretti della regione. Ai veicoli è temporaneamente vietato l’ingresso nella zona.
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