Una madre texana ha organizzato una festa di “ri-velazione” di genere per sostenere il figlio di 6 anni che ora si identifica come ragazza.
Julie Hindsley, 33 anni, ha sempre pensato di essere la mamma di un maschio, fino a quando il figlio non le ha detto di sentirsi femmina.
Molte madri sarebbero state sconvolte, preoccupate, forse qualcuna persino disperata. Ma è di un’altra tempra Julie che ha organizzato per il figlio -ora figlia- quella che potrebbe essere la prima festa di “ri-velazione di genere“.
Julie e suo marito Daniel, di 37 anni, si aspettavano una vita piena di palloncini e torte blu quando 6 anni prima i medici hanno detto loro che aspettavano un maschietto, come raccontato dal Mirror.
Ma crescendo Easton si comportava in maniera totalmente diversa dal loro figlio maggiore, Grant, che ora ha 11 anni. Easton preferiva giocare con il trucco ed i vestiti di Julie fino a quando non ha detto a sua madre: “Voglio essere una ragazza!”
La decisione della famiglia di Easton, ora si chiama Ella
Amorevolmente la madre ha deciso così di organizzare un secondo party di rivelazione di genere per quella che ormai è sua figlia Ella, in modo che la ragazzina possa celebrare il genere a cui sente di appartenere.
Le feste di rivelazione di genere sono una tradizione negli USA, in cui le future mamme consegnano alla pasticceria il risultato dell’ecografia rivelatrice del sesso del nascituro. La pasticceria provvede quindi a realizzare una torta con ripieno rosa o azzurro e durante il party, al taglio della torta, tutti gli invitati vengono così a conoscenza di come i futuri genitori aspettino un maschio o una femmina.
All’inizio Julie, che lavora come infermiera e suo marito Daniel, un guardalinee, pensavano che Ella crescendo avrebbe cambiato idea e la incoraggiavano a praticare sport come il baseball.
Julie ha raccontato come per la prima festa di rivelazione di genere riunirono tutti gli amici e i parenti più cari in un ristorante locale. Quando tagliarono la torta, il ripieno era bru brillante. “Ero così shockata di avere un altro maschio perché tutti pensavamo sarebbe stata una femmina, inclusa me. Sapevo che molti sarebbero stati delusi ma io ero sollevata, perché avevo già un maschio.” Ma Julie racconta come, appena il bambino ha iniziato ad esprimersi, sia subito parso molto diverso dal fratello maggiore. Una verità che hanno tentato di negare a lungo “fino a quando abbiamo finalmente imparato a lasciar andare nostro figlio e accettare nostra figlia” conclude Julie.