Nonostante i tanti proclama, il nuovo Ponte Morandi sarà gestito da Autostrade per l’Italia (società per l’88% del gruppo Atlantia che fa riferimento, come ben noto, alla famiglia Benetton).
Lo ha confermato la ministra delle Infrastrutture Paola De Micheli a Radio 24 Mattino:
“Confermo che il nuove Ponte Morandi sarà gestito da Autostrade. Ho scritto io la lettera al sindaco Bucci. La gestione va al concessionario, che oggi è Aspi ma sulla vicenda c’è ancora l’ipotesi di revoca”.
Una scelta che ha fatto storcere il naso a molti e che ha fatto reagire il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti con un post su Facebook.
“Ebbene, dopo due anni di minacce, immobilismo, proclami, giustizia promessa e rimandata il ponte di Genova verrà riconsegnato proprio ad Autostrade, come ha ordinato il Governo M5S-PD” – ha scritto Toti in lungo post (che vi copia incolliamo di seguito), concluso così: “Noi continuiamo a lavorare per l’interesse dei liguri. E intanto per la tragedia del Morandi e per le sue 43 vittime nessuno ancora ha pagato. Mentre a Roma litigavate, noi in Liguria almeno abbiamo ricostruito il ponte. Forse abbiamo ringhiato meno di voi… ma visti i risultati…”
Toti, accuse al Governo anche per le code
A questo primo post, il presidente della Regione ne ha fatto seguire un altro, pubblicato circa un’ora fa, in cui Toti accusa il Governo per le code venutesi a creare in A7 e in A12 per due ispezioni prolungate.
Anche in questo caso, Toti non è esattamente magnanimo:
“Tutti in coro chiediamo al Governo di rivedere le norme sulle ispezioni e sugli interventi nelle gallerie per ridurre le code e per non paralizzarci nel pieno di una stagione estiva. Ma sono appelli nel vuoto. Un Governo sordo, inconcludente e incompetente che si sta rivelando per quello che è“.