Violento terremoto da 7.8 di magnitudo in Alaska: paura per un’allerta tsunami

Il sisma si è originato a una profondità di soli 10 km come rilevato dal Centro di ricerca tedesco di geoscienze GFZ

L’allerta è attualmente in corso dal Passo Kennedy al Passo Unimak in Alaska

Allarme tsunami per gli Stati Uniti, dopo un terremoto di magnitudo 7.8 registrato al largo delle coste dell’Alaska alle 22.12 locali. Un boato fortissimo, generato da un valore della scala richter a dir poco spaventoso. Sono ora in corso le evacuazione di alcune zone degli Stati Uniti: l’Usgs, il servizio geologico americano, ha infatti emanato l’allarme tsunami.  L’epicentro è stato localizzato a 98 km sud-sudest da Perryville (Alaska), e l’ipocentro a circa 10 chilometri di profondità.

Allerta tsunami in America: vietato recarsi sulla costa

Il National Weather Service ha emesso immediatamente dopo il sisma l’avviso per mettere in allerta i cittadini americani sul pericolo tsunami :”Una serie di potenti onde e forti correnti possono avere un impatto sulle coste vicine a voi. Siete in pericolo“. L’allerta emessa interessa un raggio di ben 300 km dall’epicentro del sisma:  “Sulla base dei parametri preliminari del terremoto, potrebbero verificarsi onde di tsunami pericolose per le coste situate entro 300 km dall’epicentro del terremoto” e nell’avvertenza si legge anche “Allontanati dalle acque costiere. Muoviti verso le alture o nell’entroterra. Tenetevi lontani dalla costa fino a quando i funzionari locali dichiarano che è sicuro tornare”. Si sta valutando l’estensione della minaccia, che potrebbe interessare anche altre coste statunitensi e canadesi che affacciano sul Pacifico nel Nord America.

L’Alaska, a Nord-ovest del Canada, è lo stato più grande e meno popolato degli Stati Uniti. La penisola si estende per ben 800 chilometri e continua attraverso le Isole Aleutine:  fa parte di una catena di vulcani attivi che si estende lungo tutta la sua lunghezza, motivo che la rende particolarmente vulnerabile dal punto di vista geofisico.