Recovery Fund, accordo raggiunto per 750 miliardi tra sussidi e prestiti: su Twitter Grazie Presidente è in tendenza
Dopo una estenuante trattativa (durata quattro giorni e quattro notti) i leader europei hanno raggiunto un accordo sul Recovery Fund e sul Bilancio Ue 2021-2027.
Lo ha annunciato il presidente del Consiglio Ue Charles Michel.
Applauso liberatorio al termine dell’annuncio e soddisfazione da tutte le parti.
Il Premier Giuseppe Conte, dal canto suo, ha dichiarato: “Avremo una grande responsabilità: con 209 miliardi abbiamo la possibilità di far ripartire l’Italia con forza e cambiare volto al Paese. Ora dobbiamo correre. Siamo soddisfatti: abbiamo approvato un piano di rilancio ambizioso e adeguato alla crisi che stiamo vivendo. Abbiamo conseguito questo risultato tutelando la dignità del nostro Paese e l’autonomia delle istituzioni comunitarie”, sono le parole riportate da Ansa.
Immancabile quindi il tweet:
Giornata storica per l’Europa, e per l’Italia! #EUCO #NextGenerationEU #RRF pic.twitter.com/qHV3zZpqnd
— Giuseppe Conte (@GiuseppeConteIT) July 21, 2020
E proprio su Twitter Grazie Presidente è entrato tra le tendenze del social in Italia.
Sono tanti i messaggi di soddisfazione da parte dei sostenitori del Premier:
Grazie Presidente Conte. Dalla nascita dell’Europa la più importante decisione economica ,🎈 altro fiore all’occhiello di questo magnifico governo.
— Fourier (@ordine_ribelle) July 21, 2020
Il lavoro di @GiuseppeConteIT è stato straordinario! Avevamo tutti contro! Dai media, alle opposizioni e dalla pessima reputazione che l’Italia “godeva” in Europa… ma da oggi le cose sono cambiate! 209 miliardi e una reputazione tutta muova! Grazie presidente! Grazie!
— Gianluca Prato (@gianluca_prato) July 21, 2020
Non ha mollato mai, non si è mai arreso, ha lottato fino all’ultima goccia di sudore, fino all’ultimo grammo di energia in Europa e ce l’ha fatta, ha raggiunto il suo obbiettivo! Sono fiera e commossa.
Grazie Presidente🇮🇹🥺❤️ pic.twitter.com/n9wczPbUka
— 𝐬𝐭𝐞𝐟𝐢 (@mefeelbaby) July 21, 2020
“…”
E noi siamo orgogliosi di essere rappresentati da un uomo che non demorde, che insiste se è necessario per giorni interi affinché il nostro paese ottenga quello di cui ha bisogno.
Lo dico a gran voce, grazie Presidente. 🇮🇹 pic.twitter.com/XHi1Qkf6tF
— 𝐈𝐥𝐞𝐚𝐧𝐚 ◟̽◞̽ (@LaMazzaDiHazza) July 21, 2020
Ma non mancano anche le critiche (con le voci di dissenso che hanno usato comunque l’hashtag #GraziePresidente volato così in tendenza – dando uno sguardo parziale ai cinguettii di stamani sono comunque in maggior numero i sostenitori):
L’obiettivo di commissariare l’Italia in stile Troika per qualche soldo in prestito è compiuto. Il governo ha “ipotecato” il paese, le riforme (leggasi austerità) saranno decise di concerto con una élite europea, in barba al diritto di voto. #RecoveryFund #graziepresidente
— Lidia Undiemi (@Lidia_Undiemi) July 21, 2020
Da segnalare, rimanendo all’universo Twitter e prima di passare al dettaglio dell’accordo, come sia in tendenza anche il termine #RecoveryFound – con l’errore di spelling.
A testimonianza ulteriore delle difficoltà con la lingua inglese.
Recovery Fund, i dettagli dell’accordo
Il Recovery Fund ha una dotazione di 750 miliardi di euro, di cui 390 miliardi di sussidi.
Cambia di fatto la composizione rispetto a quella auspicata alla vigilia (è questa la “vittoria” dei frugali): si parla di 390 miliardi di sovvenzioni (anziché 500) e 360 miliardi in prestiti (invece di 250).
All’Italia toccherebbero 209 miliardi di risorse anziché i 172 miliardi previsti in un primo momento.
A cambiare, in questo caso, sarebbe l’ammontare dei prestiti (che passerebbe da 91 miliardi a 127 miliardi, mentre la quota a fondo perduto resterebbe invariata a 82 miliardi).
Recovery Fund, le reazioni dell’opposizione
Abbiamo scritto dei tanti utenti che hanno preso posizione a fianco del premier Giuseppe Conte per il risultato ottenuto in sede di trattativa con le controparti europee ed abbiamo riportato in altri due articoli alcun reazioni registrate da esponenti della politica tricolore durante Agorà.
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Riportiamo adesso le reazioni, sempre su Twitter, dei principali esponenti dell’opposizione – Matteo Salvini e Giorgia Meloni.
Il primo è durissimo contro Conte, e parla di “resa senza condizioni” (aggiungendo in un tweet seguente di temere per le sorti di Quota 100: “Oggi tutti festeggiano, da Rutte a Monti… Chi combatte per il bene degli italiani ha il sostegno della Lega, ma le condizioni scritte in questo prestito fanno rima con lacrime e sangue. Un “Super MES” che punta a Quota 100 come prima vittima sacrificale”)
#Salvini: Non c’è nessun regalo. È resa senza condizioni alle scelte della Commissione. Si parla di soldi prestati, da restituire fino all’ultimo centesimo, che arriveranno se va bene tra un anno, solo se l’Italia farà le riforme su pensioni, lavoro, sanità. #recoveryfund
— Matteo Salvini (@matteosalvinimi) July 21, 2020
La Meloni, dal canto suo, tributa l’onore delle armi al premier – pur sottolineando che si sarebbe dovuto ottenere ancor di più
Abbiamo tifato Italia in ogni momento. Con la coscienza a posto, a negoziato concluso, voglio dire che Conte è uscito in piedi, ma poteva e doveva andare meglio. Risorse #RecoveryFund arriveranno nel 2021 e “super freno” rischia di essere commissariamento:https://t.co/4K6pERaLyb
— Giorgia Meloni 🇮🇹 ن (@GiorgiaMeloni) July 21, 2020
Recovery Fund, day after: Conte riferisce alle Camere
Il giorno dopo quello che da parte del governo viene considerato a tutti gli effetti un successo, Conte si prepara a riferire alle Camere (alle 15 al Senato e alle 16 alla Camera dei Deputati).
Per quello che è possibile sapere in anteprima, Conte ha intenzione di coinvolgere le opposizione sull’uso dei fondi.
E finalmente potrebbe avvenire l’incontro per discutere il Piano di rilancio.
Un incontro che avverrà con tutte le parti dell’opposizione, ma con i dovuti distinguo.
Se è vero infatti che Conte ha ringraziato quegli esponenti del centrodestra che “hanno capito la posta in gioco”, è chiaro (come già evidenziato ieri nel paragrafo precedente) che non tutti hanno preso l’accordo alla stessa maniera, con il solo Silvio Berlusconi che ha parlato di “buon compromesso” analizzando l’accordo ottenuto con le controparti europee.
Prossimo tema di possibile di battito (e possibile frizione) all’interno della maggioranza è invece quello del Mes.
Con una frase di Davide Casaleggio che viene letta come una possibile apertura pentastellata: “Dobbiamo recuperare risorse da tutte le fonti disponibili, anche per la sanità”.