Una legge nazionale del Marocco prevede pene severe per chi venga beccato mentre copia ad un esame. Due studenti lo hanno provato sulla loro pelle
Sono stati colti in flagrante mentre copiavano e per questo è scattato l’arresto seguito da una pesantissima condanna. L’incredibile e per certi versi paradossale episodio è avvenuto in Marocco e ha per protagonisti due studenti che, stando a quanto riferito dal quotidiano Assabah, sono stati colti in flagranza; l’episodio si è verificato l’8 luglio, durante l’esame nazionale per accedere all’università. Nella fattispecie i due ragazzi stavano utilizzando i rispettivi smartphone per provare a trovare le risposte ad alcune domande.
Oltre alla prigione multa e confisca dei telefonini
Evidentemente erano riusciti ad introdurre in aula, poco prima dell’inizio del test di ammissione, i telefonini illegalmente. Ma nel paese una legge del 2006 prevede, per coloro che vengano colti in flagranza a copiare nel corso di un esame, pene molto severe. E così è scattato l’arresto: ne è seguito un processo con condanna, da parte di un tribunale di Fez, a tre mesi di carcere. Inoltre i loro telefoni sono stati sequestrati ed ognuno è stato condannato al pagamento di una sanzione da 450 euro.