Transfobia ed omofobia: in discussione oggi alla Camera la legge di tutela attesa da 25 anni

Legge omofobia e transfobia

Oggi è in discussione alla Camera la legge contro omofobia -e tutelando le persone contro discriminazioni sessuali, anche misoginia- attesa e rimandata da 25 anni.

Illustrata dal deputato del Pd, Alessandro Zan, oggi la legge che si prefissa di tutelare le vittime di omofobia e transfobia è arrivata alla Camera per la discussione generale.

“La proposta è emendabile, ma siamo chiamati a dare una risposta a una domanda di riconoscimento e prevenzione”. Questa l’affermazione del deputato, preceduto in questo ruolo negli ultimi anni da Franco Grillini, Sergio Lo Giudice e Paola Concia.

“Un successo e un segnale di civiltà per dare piena dignità a tutte le persone del nostro Paese” aggiunge il relatore del provvedimento Zan.

Un successo davvero, se si pensa che il primo tentativo di legge a tutela delle vittime di omofobia risale al 1996, presentata Nichi Vendola.

Un ulteriore tentantivo fu affidato nel 1999 a Paolo Palma del PPI. La scelta non fu casuale: il deputato, cattolico, fu incaricato di mantenere buoni rapporti con la CEI a fronte della proposta avanguardista.

Similmente alla norma illustrata da Zan, la legge si proponeva di tutelare la privacy e le misure contro la discriminazione sui posti di lavoro e luoghi di studio. Inoltre avrebe punito penalmente comportamenti violenti o discriminatori cagionati dall’orientamento sessuale. Il testo, appoggiato dalla maggioranza di allora, fu bocciato dalla destra e ricevette l’opposizione della CEI.

L’attuale legge proposta da Zan

Come allora, il testo giunto oggi a Montecitorio prevede l’estenzione delle pene previste dalla legge Mancino del 1993 (che tutela le vittime di razzismo) ai colpevoli di istigazione alla violenza legata all’omofobia. La pena prevista è il carcere da 1 a 4 anni per chi si rende colpevole di violenza “sul genere e sull’orientamento sessuale o sull’identità di genere”.

La norma, a tutela del genere sessuale, sarà utile anche in difesa delle donne, contro misoginia e femminicidio.

Parte del testo infine è dedicato ad aumentare la percezione del diritto altrui e della tolleranza, attraverso l’istituzione di una data, indicata come il 17 maggio, come “Giornata nazionale contro l’omofobia, la lesbofobia, la bifobia e la transfobia“.

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