Seconda ondata in Belgio, ma il comitato scientifico tranquillizza: “Potrebbe non avere conseguenze drammatiche”

Belgio Covid

Dal 30 luglio il Belgio ha riscontrato un discreto aumento di casi di covid.

673 il 30 luglio, 671 il 31 luglio, 745 il primo agosto, 651 il due agosto e 447 il tre agosto.

Così Steven Van Gucht, presidente del comitato scientifico sul coronavirus dell’Istituto di sanità, ha annunciato – secondo quanto riportato dai quotidiani online del Belgio – che siamo dinnanzi alla seconda ondata: “È chiaro che è arrivata la seconda ondata di Covid-19. Il numero di infezioni è in crescita e non è un piccolo aumento. Non sappiamo quanto durerà e quanto saliranno le curve”.

Ma nonostante l’aumento dei casi, Van Gucht ha teso a tranquillizzare i suoi connazionali: “Tuttavia questa seconda ondata potrebbe non avere conseguenze drammatiche: le misure messi in atto dal Consiglio di Sicurezza Nazionale possono funzionare”.

E per quanto riguarda la convivenza con il virus, il numero uno di Sciensano ha detto che “il coronavirus non sparirà ma in futuro si comporterà come un’infezione benigna” ma per un ritorno alla vita normale “servirà qualche mese di pazienza supplementare” .