Coronavirus, parere negativo per l’idrossiclorochina dalla task force governativa australiana

L’idrossiclorochina non dovrebbe essere usata per trattare o prevenire il coronavirus, ha raccomandato la task force ufficiale del governo Australiano per gli studi sul virus COVID-19

test di laboratorio sul Coronavirus

Le forti raccomandazioni, fatte sulla base di molteplici studi su migliaia di persone, dovrebbero in gran parte portare a termine la strana e contorta saga di un farmaco poco conosciuto, utilizzato per l’artrite reumatoide, che ha raggiunto la fama come presunta cura miracolosa per il COVID-19.

L’endorsement di Donald Trump e la donazione di Palmer

Il 18 Maggio il presidente degli Stati Uniti Donald Trump aveva riferito in conferenza stampa di star assumendo zinco e idrossiclorochina , definendo il farmaco come un “punto di svolta” nella lotta alla nuova malattia

A seguire, il magnate minerario Clive Palmer aveva donato in Aprile quasi 33 milioni di dosi del farmaco per aiutare a combattere il virus in Australia, definendolo la “migliore speranza” per i pazienti malati

Ma da allora, le prove scientifiche di una reale efficacia del farmaco non sono state avvalorate da alcun test, e la maggior parte degli studi clinici in corso in Australia sono stati chiusi. Anche l’opinione pubblica sembra essere fortemente scettica sull’efficacia del farmaco sponsorizzato da Trump.

Solo uno studio è ancora in atto, con lo scienziato responsabile che insiste nel ritenere che non vi sia alcuna ragione scientifica per dimostrare che il farmaco non funzioni per la prevenzione. Si tratta di Marc Pellegrini, il quale sostiene che i dati ad oggi disponibili non ne confermano né smentiscono l’efficacia, per cui vale pena investigare ancora.

Il Professor Elliot si scaglia contro l’idrossiclorochina

La posizione più dura è stata quella del Professore Associato Julian Elliott, Direttore Esecutivo della National COVID-19 Clinical Evidence Taskforce,  il quale ha affermato che il suo team è impegnato nel fare ” la raccomandazione più forte possibile per sconsigliare l’uso dell’idrossiclorochina come cura preventiva”.

“È una raccomandazione basata sull’evidenza. Abbiamo la certezza che l’idrossiclorochina non è efficace per il trattamento di COVID-19 e ci sono prove evidenti che può causare danni significativi “. Con queste parole, lo scienziato ha definitivamente stroncato il farmaco in questione.

I Dati sconfessano Trump

Mentre il Presidente Donald Trump ha raddoppiato il suo sostegno al farmaco, descrivendolo come estremamente efficace nonostante l’assenza di prove, il Professor Elliot mostra i dati delle sue ricerche.

Il team del professore ha combinato i risultati di sei test in cui l’ idrossiclorochina è stata saggiata per il trattamento di COVID-19, con 5866 partecipanti.

I risultati aggregati mostrano che il farmaco non riduce la mortalità né riduce il tempo che una persona con Coronavirus trascorre in ospedale. Anzi, l’assunzione del farmaco espone i pazienti a possibili effetti collaterali tra cui danni al cuore.

I risultati del suo studio, afferma lo scienziato, si basano su numeri statisticamente significativi e delineano con chiarezza l’assenza di efficacia dell’idrossiclorochina.

L’interesse verso questo farmaco come possibile cura è nato intorno ad una pubblicazione uscita a Marzo, i cui risultati dimostravano che l’idrossiclorochina era efficace nel distruggere il virus su colture cellulari incubate in condizioni di laboratorio. Nessuno studio è stato però in grado di riportare lo stesso risultato su pazienti reali, dimostrando ancora una volta come, per determinare se una molecola funziona o meno, occorre aspettare le verifiche di tutti i gradi di sperimentazione.